fbpx

i miei primi 100 giorni sulla strada

Cento giorni per arrivare da Piacenza a Kathmandu.
In realtà ne sono stati sufficienti cinquanta, ma dal Nepal in poi molto è cambiato.
Ricordo perfettamente i giorni prima della partenza: frenetici e carichi di energia. I messaggi di stima, le critiche, gli abbracci, i baci, le discussioni. È stato uno dei momenti più belli, quello del conto alla rovescia.
Da quel 4 maggio il sole mi ha seguito praticamente ovunque mentre viaggiavo e lo ritengo un segnale dal momento che ho scelto di viaggiare verso est, per averlo sempre in faccia, sempre come obiettivo fisso.

Continua a leggere
  4277 Visite
  6 Commenti

Dove il mare non scorre sono le acque del cuore che spingono le loro maree

Pokhara

Davanti a me enormi montagne verdi che scavano la valle che porta al lago di Pokhara. Sono a circa 2400 mt di altezza a Panchasse, uno sperduto villaggio di antiche case di montagna in fango e sassi che fa da base all’ultima salita per il tempio da cui si dovrebbe ammirare tutta la zona himalayana intorno all’Annapurna.
Una delle cose che volevo fare nella mi vita prima o poi era provare a vivere anche solo qualche giorno in un paese di montagna antico con quelle vecchie case in sassi senza comfort, in armonia con la natura. Ora che sono ai piedi dell’Annapurna sono riuscito a realizzare anche questo piccolo sogno nel cassetto. Mi addormento sapendo che all’alba mi aspettano tre ore di cammino, ma pensando alla mia terra, all’alta val Trebbia e alla val d’Aveto dove si possono trovare ancora villaggi simili, ma ormai morti. Trovo spunti della mia terra ovunque ultimamente e questo mi fa sentire terribilmente a casa, nel mondo.

Continua a leggere
  1833 Visite
  6 Commenti

When you have everything, you have everything to lose

Human Traction

Provare a vivere con poco, sperduto in un villaggio di poche centinaia di anime nella valle di Kathmandu. Seguire il naturale scorrere delle giornate, dall’alba al tramonto. Vedere crescere rigogliose piantagioni di riso, mais e pomodori. Aspettare il monsone con gli abitanti del luogo, fastidioso quanto necessario per la sopravvivenza di tutta la zona. Tutto verde intorno e all’orizzonte nuvole scure, cariche di cattivi presagi, ma così importanti. Come una metafora della vita, occorrono cupi periodi di pioggia per poter godere poi dei campi rigogliosi.
Niente tv, niente acqua calda, energia che va e viene durante la giornata a seconda di quello che decide la capitale, e poi dormire su materassi nepalesi per terra, i quali sono poco più che delle coperte imbottite.

Continua a leggere
  1638 Visite
  8 Commenti

La cosa che più conta di un viaggio è non smettere di viaggiare

Kathmandu

Sono arrivato dopo circa quattro ore dal confine catapultato nella caotica Kathmandu.
Il Nepal è sporco, povero e incasinato. Ma è bellissimo: per le vie della città si respirano profumi di mercati, di spezie, di cibi; gli edifici sono rossi e grigio scuro, ma vi sono tocchi di colore qua e là, tessuti, tende, oggetti di artigianato, maschere, ornamenti. Ovviamente negozi di souvenir ed elettronica, baba finti e guide improvvisate, ma il centro è ancora vissuto dagli abitanti locali, casta per casta, per cui si trovano ancora vecchi negozi e botteghe.

Continua a leggere
  2277 Visite
  14 Commenti

Contano le cose meravigliose che incontriamo sul nostro cammino

Tibet

A Lhasa c’è molto altro oltre al Potala Palace tra cui tutto il centro storico, ricco di templi, statue ed altari, e anche appena nei dintorni della capitale si ergono monumenti e monasteri sulle alte montagne da lasciare senza fiato.
E oltre la capitale c’è tutta quella zona che mi accingo a visitare attraverso la Friendship Highway, una strada di 806 chilometri che collega Lhasa al confine con il Nepal. Il termine della strada è un piccolo ponte, il “ponte dell’amicizia”, che è la vera frontiera tra questi due paesi. Dal mio punto di vista è un passaggio carico di molti significati perché è il mio primo attraversamento a piedi di una frontiera. Le altre frontiere infatti sono state tutte superate su diversi treni con gli ufficiali di dogana che salivano sui vagoni, controllavano, scambiavano due battute, timbravano e scendevano. Ora è profondamente diverso e sono emozionato all’idea, l’intero mio progetto è costruito intorno a questi passaggi.

Continua a leggere
  1530 Visite
  2 Commenti

I desideri hanno le forme delle nuvole

Lhasa

Un gran trambusto mi ha svegliato il secondo giorno sul treno che da Chongquing mi stava portando a Lhasa, la capitale del Tibet.
Erano i miei compagni di viaggio cinesi, tutti esaltati perché di li a poco avremmo passato il punto più alto della tratta ferroviaria ad oltre 4700 metri di altezza.
Il paesaggio fuori non rende assolutamente l’idea in quanto sembra una pianura simile a quella mongola, ma anziché verde, era gialla e marrone chiaro. L’Himalaya è così, sale piano, si assesta su altopiani e poi arrivano i giganti, vette che superano ampiamente i 6000 metri, con quelle più alte come l’Everest a sfiorare i 9000 metri.

Continua a leggere
  1969 Visite
  4 Commenti

Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo

Monte Emei

“Tutto è diventato cosi’ facile oggi che non si prova più piacere per nulla. Il capire qualcosa è una gioia, ma solo se è legato a uno sforzo”
Scriveva così Tiziano Terzani nel suo libro “Un Indovino Mi Disse”, un libro che mi ispirato tantissimo nell’intraprendere questa avventura.

Continua a leggere
  1491 Visite
  2 Commenti

Xi'an e i suoi tesori

Xi'an by night

Ho lasciato Ping Yao verso sera e mi sono diretto verso la stazione dei treni. Ho vissuto due giorni belli ed intensi, ma è già tempo di volgere verso Xi’an ed il suo famosissimo esercito di terracotta. Ho sentito pareri controversi riguardo questa città e la sua più importante attrazione: c’è chi ne parla male, riferendo di essere rimasto deluso dall’esercito di terracotta e dalla città stessa e chi invece ne è rimasto affascinato sia dall’uno che dall’altra.

Continua a leggere
  1931 Visite
  5 Commenti

Una cartolina dalla Cina antica

Ping Yao

Tra una bottiglia di Tsing Tsao e l'altra, una delle prime sere passate a Pechino ero con alcuni architetti italiani che hanno trovato opportunità di lavoro presso la capitale cinese. D'un tratto chiedo loro quale potesse essere una meta non convenzionale e che mi permettesse di entrare in contatto con la vera Cina di un tempo. Diverse le opzioni proposte, ma una in particolare colse la mia sopita attenzione per una domanda che avevo posto più che altro per fare un po' di conversazione. Si trattava di Ping Yao, città nel mezzo tra Pechino e Xi'an, quest'ultima destinazione già fissata nell'itinerario per via dell'esercito di terracotta. Mi viene descritta come un bel complesso architettonico, ancora perfettamente conservato da centinaia di anni.

Continua a leggere
  1370 Visite
  12 Commenti

Pechino per me....

Pechino

Il cielo si fa sempre più grigio e simile a quello della mia pianura padana. L’afa, anche quella, inizia a farmi sentire a casa. Si boccheggia a Pechino già alle 9 del mattino. L’aria è inquinata e ai primi respiri già te ne accorgi. Le polveri sottili qui sono generalmente quattro volte tanto quelle delle nostre soglie di guardia.
La popolazione qui ha la pelle più chiara rispetto ai Mongoli e sono più minuti.

Continua a leggere
  1935 Visite
  10 Commenti

Cieli azzurri e colline, praterie...

Mongolia

Praterie sconfinate, morbide colline, laghi, fiumi, cascate impetuose e sullo sfondo montagne innevate. E poi capre, mucche, yak , aquile, condor, falchi e migliaia di cavalli liberi, allo stato brado. E poi ancora i loro cuccioli. Tende circolari bianche, le Ger, riscaldate da stufe in ghisa in cui brucia legno misto a sterco, utilizzate per scaldare e per cucinare: dei veri e propri focolari domestici dai cui comignoli sfuma un bianco che colora l’orizzonte. Gente semplice, pastori, nomadi come l’uomo era all’origine, ospitali, sorridenti, curiosi. Antichi templi, vecchie rovine di un impero andato distrutto che incuteva terrore a tutto il mondo, luoghi sciamamici che si mischiano a templi buddisti. E poi deserto, polvere, sassi, sabbia e dune, cammelli e ancora le Ger.

Continua a leggere
  2503 Visite
  6 Commenti

La Siberia, Irkutsk, il lago Baikal ed una roccia sciamanica...

Lago Baikal

Sono arrivato ad Irkutsk di prima mattina dopo tre giorni in Transiberiana e subito dovevo risolvere il problema del visto per la Mongolia. Purtroppo dall’Italia non avevo fatto in tempo a richiederlo e poteva essere un problema richiederlo direttamente ad un posto di frontiera. Invece, come letto da più parti su internet l’ambasciata mongola in Siberia è efficiente ed in un paio di giorni potrò avere sul passaporto il mio primo visto richiesto “sulla strada”. 

Continua a leggere
  5088 Visite
  4 Commenti

Dov’è il telecomando? Cambia un po’ canale dai!

Transiberiana

“Il treno regionale 2122 delle 7.27 proveniente da Parma e diretto a Milano Centrale è in arrivo in ritardo al binario 3.”

Quante volte ho sentito quella voce dallo speaker della stazione di Piacenza. Tutte le mattine degli ultimi sei anni. Nella nebbia, al freddo, di corsa e sempre in ritardo, via, tutte le mattine a cercare un posto a sedere, carrozze freddissime d’inverno e caldissime d’estate. Avrei dovuto odiarli i treni. Invece quel paesaggio che scorre dentro al finestrino, come fosse in televisione, non l’ho mai veramente odiato. Mi piace andare in treno, rilassa e lascia il tempo di riflettere.

Continua a leggere
  1618 Visite
  5 Commenti

Из России с любовью

Cattedrale di San Basilio

Sul treno che da Varsavia mi ha portato a Mosca credo di aver assaggiato per la prima volta l’esperienza di un treno dell’ Est, sono partito alle 17 e l’arrivo era previsto per le 11 del mattino seguente. Mi sono trovato nello scompartimento con un ragazzo moldavo e con Andriy, un signore russo che si è da subito mostrato una bravissima persona. Andriy è un pendolare e fa spesso la tratta Varsavia – Mosca. Ingegnere, lavora tra Polonia, Germania e anche Italia. E’ stato pertanto facile fin da subito far conversazione, pur con le difficoltà del caso: i russi infatti, oltre che scrivere in un altro alfabeto, il cirillico, non parlano una parola di inglese. La notte è passata bene, Andriy mi ha offerto una cena nel vagone ristorante a base di una Salamka Sbornaje, una tipica zuppa della zona, e di una birra. 

Continua a leggere
  4072 Visite
  6 Commenti

Che il sogno abbia inizio....

Schermata-2017-08-11-alle-14.43.48

https://www.youtube.com/watch?v=bieAO5aEVvo Svegliarsi in un ostello era una sensazione che mi mancava da troppo tempo. Questa sarà la mia casa nei prossimi mesi e forse anni. Una casa diversa ogni due/tre giorni e compagni di stanza diversi ogni singolo giorno. Stamattina mi sono svegliato nella mia nuova vita e faticavo a contenere il mio sorriso. Persone diverse, da tutti i continenti, giovani, meno giovani, bianchi, neri, occidentali, orientali, un meltin pot che non ricordavo. E’ bellissima l’atmosfera in ostello, ci si rispetta tutti e l’educazione regna. Siamo tutti sconosciuti, ma ci si saluta e si scambiano sempre due parole. Non si fa tanto per fare, ma perché tutti hanno sempre qualcosa da raccontare. La prima persona che ho conosciuto in questo viaggio è una ragazza australiana, di Sydney, che sta girando l’Europa da un anno. E’ un caso che proprio la prima persona conosciuta appartenga a quel continente a cui devo tutta la mia passione per i viaggi? Non credo, c'è un filo che lega tutti gli ultimi eventi della mia vita, un po' come i famosi puntini da unire citati nel famoso discorso di Steve Jobs. Mi sono svegliato dopo un periodo della mia vita sconvolgente, dalla decisione di dar vita al mio sogno a stamattina è stato un vortice di accadimenti, cose, persone, emozioni in cui mi sono lasciato travolgere e che mi ha caricato prima e stravolto poi. Sono arrivato a Varsavia dopo 28 ore spese tra treni, auto, bus e pulmini in cui sono letteralmente crollato, dormendo per la maggior parte del tempo. In pratica questa prima parte non me la sono goduta, ma poco importa. Mi sono goduto tutto l’affetto della gente, gli abbracci, i baci, gli auguri, gli incoraggiamenti. Ora è davvero iniziata l’avventura. Non vi nascondo che fino alla partenza del treno, domenica pomeriggio, avevo trattenuto tutte le lacrime, ma poi su quei binari sono crollato e per un attimo ho avuto paura. Ho capito davvero il senso di quel coraggio di cui mi avete parlato e che ho sempre rifiutato, sostenendo che la mia non fosse in realtà una scelta coraggiosa. Si è soli, una volta partiti, ed il mondo potrà darmi tutto o togliere tutto. Ho avuto paura che questa mia vita in solitaria mi possa portare ad isolarmi troppo con me stesso e non riuscire più a condividere emozioni con altre persone. L’ansia però è durata davvero pochissimo, stamattina ero in forma smagliante ed ho iniziato a vivere di quello che volevo da tempo: ostelli, posti da visitare, culture, persone, sbattimenti infiniti. Che bello. Che felicità. Mentre viaggiavo verso Milano, verso quel bus che mi avrebbe portato a Zurigo prima , a Monaco, a Praga e a Varsavia dopo, scrutavo l’orizzonte. Raramente in pianura padana ci sono giornate così terse e allora guardavo sognante le Alpi, e già mi immaginavo sull’Himalaya. Le Alpi, il primo confine, il primo di tanti traguardi. A darmi il benvenuto in questa nuova vita ci ha pensato poi una città meravigliosa che vi consiglio assolutamente di visitare: Varsavia. Varsavia è molto bella, verde e con interessantissime architetture. Inoltre è molto economica e sicura. La città vecchia e’ molto particolare, inoltre la popolazione mi ha accolto con gran sorrisi. Ora mi fermo un paio di giorni qui, per poi andare verso Mosca in treno, dove conto di arrivare giovedì. Questa è la parte più dispendiosa del viaggio perciò sto cercando di farla quasi di corsa.

  2863 Visite
  14 Commenti

Ready to go...

Schermata-2017-08-11-alle-14.53.17

Mancano solo due giorni.

Probabilmente domani non riuscirò a pubblicare niente, preso come sono da questi ritmi frenetici prima di partire. Pazientate.

Continua a leggere
  2785 Visite
  5 Commenti

Ehi tu, Insulina, vieni con me?

L'insulina... l'unica differenza tra me ed un qualsiasi altro viaggiatore in giro per il mondo. Come si traduce questa differenza? Innanzitutto senza l'insulina non sopravviverei a lungo, pertanto è ciò che ho di più importante nel mio zaino.

Per prima cosa una considerazione che è valida per tutto quello che è assolutamente indispensabile per il cammino: preservarsi dai rischi diversificando il più possibile i rischi stessi. Il primo rischio assoluto è essere derubati: per diversificare il più possibile viaggerò con tre diverse scorte di insulina  in tre diversi posti: avrò una scorta pari a circa sei mesi nello zainone, un'altra di circa tre mesi nello zainetto e quella di tre settimane nel marsupio. In questo modo ho diversificato al massimo il rischio consentendomi in caso di furto di poter avere il tempo di organizzare una spedizione dall'Italia, trovarla in loco oppure ahimè rientrare e fallire l'impresa.

Continua a leggere
  2840 Visite
  6 Commenti

Con i piedi per bagaglio e il mondo per famiglia

Schermata-2017-08-11-alle-15.25.56

"In viaggio diminuisce il peso dello zaino ma aumenta il bagaglio delle nostra anima." così scrive Carlo Taglia nel  libro Vagamondo in cui racconta il suo giro del mondo senza aerei.

Lo zaino... per ogni viaggiatore rappresenta il compagno di mille avventure, è il vivo ricordo di esperienze incredibili. Ogni tanto ci parlo, e mi intristisce vederlo vuoto. Quando lo tiro fuori dall'armadio al contrario mi si riempie il cuore di gioia perché vuol dire che ormai ci siamo, sta per arrivare il nostro momento.

Continua a leggere
  2085 Visite
  4 Commenti

Benvenuti su TripTherapy!

Mollare tutto ed inseguire i propri sogni, girare il mondo senza neanche un aereo, andare oltre i propri limiti fisici, riscoprire distanze e culture diverse. L'essenza del progetto TripTherapy, la cura del viaggio.

Continua a leggere
  6047 Visite
  10 Commenti

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. APPROFONDISCI | ACCETTA

Informativa estesa sui cookie

Premessa
La presente “informativa estesa” è stata redatta e personalizzata appositamente per il presente sito in base a quanto previsto dal Provvedimento dell’8 maggio 2014 emanato dal Garante per la protezione dei dati personali. Essa integra ed aggiorna altre informative già presenti sul sito e/o rilasciate prima d’ora dall’azienda, in combinazione con le quali fornisce tutti gli elementi richiesti dall’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e dai successivi Provvedimenti dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

Avvertenza importante
Si informano i terzi tutti che l’utilizzo della presente informativa, o anche solo di alcune parti di essa, su altri siti web in riferimento ai quali sarebbe certamente non pertinente e/o errata e/o incongruente, può comportare l’irrogazione di pesanti sanzioni da parte dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

Oggetto dell’informativa
La nostra azienda sfrutta nelle presenti pagine web tecnologie facenti ricorso ai così detti “cookies” e questa informativa ha la finalità di illustrare all’utente in maniera chiara e precisa le loro modalità di utilizzo. Il presente documento annulla e sostituisce integralmente eventuali precedenti indicazioni fornite dall’azienda in tema di cookies, le quali sono quindi da considerarsi del tutto superate.

Cosa sono i cookies
I cookies sono stringhe di testo (file di piccole dimensioni), che i siti visitati da un utente inviano al suo terminale (pc, tablet, smart phone, ecc.), ove vengono memorizzati per poi essere ritrasmessi agli stessi siti che li hanno inviati, nel corso della visita successiva del medesimo utente.

Tipologie di cookies e relative finalità
I cookies utilizzati nel presente sito web sono delle seguenti tipologie:

- Cookies tecnici: permettono all’utente l’ottimale e veloce navigazione attraverso il sito web e l’efficiente utilizzo dei servizi e/o delle varie opzioni che esso offre, consentendo ad esempio di effettuare un acquisto o di autenticarsi per accedere ad aree riservate. Questi cookies sono necessari per migliorare la fruibilità del sito web, ma possono comunque essere disattivati.

- Cookies di terze parti: sono dei cookies installati sul terminale dell’utente ad opera di gestori di siti terzi, per il tramite del presente sito. I cookies di terze parti, aventi principalmente finalità di analisi, derivano per lo più dalle funzionalità di Google Analytics. E’ possibile avere maggiori informazioni su Google Analytics cliccando sul seguente link: http://www.google.it/intl/it/analytics.

Per disabilitare i cookies e per impedire a Google Analytics di raccogliere dati sulla navigazione, è possibile scaricare il componente aggiuntivo del browser per la disattivazione di Google Analytics cliccando sul seguente link: https://tools.google.com/dlpage/gaoptout.

Le impostazioni del browser
Informiamo inoltre che l’utente può configurare, liberamente ed in qualsiasi momento, i suoi parametri di privacy in relazione all’installazione ed uso di cookies, direttamente attraverso il suo programma di navigazione (browser) seguendo le relative istruzioni.
In particolare l’utente può impostare la così detta “navigazione privata”, grazie alla quale il suo programma di navigazione interrompe il salvataggio dello storico dei siti visitati, delle eventuali password inserite, dei cookies e delle altre informazioni sulle pagine visitate.
Avvertiamo che nel caso in cui l’utente decida di disattivare tutti i cookies (anche quelli di natura tecnica), la qualità e la rapidità dei servizi offerti dal presente sito web potrebbero peggiorare drasticamente e si potrebbe perdere l’accesso ad alcune sezioni del sito stesso.

Indicazioni pratiche rivolte all’utente per la corretta impostazione del browser
Per bloccare o limitare l’utilizzo dei cookies, sia da parte del presente sito che da parte di altri siti web, direttamente tramite il proprio browser, si possono seguire le semplici istruzioni sotto riportate e riferite ai browser di più comune utilizzo.

Google Chrome: cliccare sull’icona denominata “Personalizza e controlla Google Chrome” posizionata in alto a destra, quindi selezionare la voce di menù denominata “Impostazioni”. Nella maschera che si apre, selezionare la voce di menù denominata “Mostra impostazioni avanzate” e quindi alla voce di menù denominata “Privacy” cliccare sul pulsante “Impostazioni contenuti” ove è possibile impostare il blocco di tutti o parte dei cookies.

Microsoft Internet Explorer: cliccare sull’icona denominata “Strumenti” posizionata in alto a destra, quindi selezionare la voce di menù denominata “Opzioni internet”. Nella maschera che si apre, selezionare la voce di menù denominata “Privacy” ove è possibile impostare il blocco di tutti o parte dei cookies.

Mozilla Firefox: dal menu a tendina posizionato in alto a sinistra selezionare la voce di menù denominata “Opzioni”. Nella maschera che si apre, selezionare la voce di menù “Privacy”, ove è possibile impostare il blocco di tutti o parte dei cookies.