fbpx

Se potessimo vedere chiaramente il miracolo di un singolo fiore, l’intera nostra vita cambierebbe.

Nepal - Panauti

Torno in Nepal con regolarità ormai e Panauti è diventata la mia autentica seconda casa. Perché? Con questo articolo e con il video annesso spero di riuscire a farvelo comprendere. Si tratta di una delle antiche capitali del regno nepalese ed è straordinariamente rimasta intatta dopo il terremoto del 2015. Le principali caratteristiche sono le influenze stilistiche newari e l'assenza di turismo che ne fanno essere un'autentica gemma del Nepal.

 

Situata a soli 32 km a sud est della capitale Kathmandu, è attualmente elencata come sito provvisorio dell'UNESCO dal 1996 questo poiché è una delle città più antiche del Nepal, costituita da numerosi templi che sono ancora presenti fino ad oggi, risalenti al XV secolo o prima, come il tempio di Indreswor e la piazza Durbar. Nella storia ha rivestito un ruolo cruciale lungo l'antica rotta del commercio del sale tra il Tibet e l'India, ma con la fine del commercio di quest’ultimo negli anni '50 e la costruzione dell'autostrada Arniko negli anni '60, Panauti è entrata in una grave crisi economica.

PANAUTI LUOGO SACRO

Considerata come Prayagtirtha del Nepal, ovvero come un importante sito religioso, è situata alla confluenza dei i due fiumi Rosi e Punyamati, dove sorgono i ghat per le cremazioni. Nella società nepalese, tali fiumi sono considerati sacri e quindi una visita o anche solo una abluzione permette al visitatore di essere liberato da molti peccati e ansie. Non è finita qui perché a Panauti si crede anche che oltre ai suddetti due fiumi, ne converga anche un terzo "invisibile" chiamato Lilawati che crea una tri-giunzione ed è storicamente noto per aver notevolmente aumentato la popolarità religiosa del Nepal, specialmente proprio a Panauti. In questo importante luogo di pellegrinaggio  ogni 12 anni si tiene un raduno induista noto come Makar Mela - la prossima volta sarà nel 2020. Durante questa celebrazione, centinaia e migliaia di devoti visitano Panauti per purificarsi. 

Il tempio di Indreshwar è uno dei templi in stile pagoda più grandi e più alti del Nepal, è stato originariamente costruito su un lingam nel 1294, diventando così il più antico tempio del Nepal ancora intatto. I montanti del tetto che abbelliscono le due storie inferiori del tempio sono differenti intagli in legno nepalese mentre la parte superiore del tempio ha appesi i doni offerti da giovani coppie sposate che sperano in una vita familiare felice e prospera. Il tempio è in buone condizioni e come tutta Panauti, sopravvisse al terribile terremoto del 2015. È da questo tempio che il mistico terzo fiume di Panauti conduce al tempio Brahmayani di fronte ai Tri Beni Ghats.

Continua a leggere
  2408 Visite
  0 Commenti

SIAMO ANCORA QUI, MALATI DI SOGNI...

Panauti

Sono passati 5 anni da quando ho incontrato i ragazzi di Human Traction e da allora la mia vita è cambiata (guarda il video qui). Anche loro sono cambiati e la maggior parte, grazie soprattutto alle vostre donazioni e aiuti, sono riusciti a terminare gli studi. Qualcuno è ancora a scuola ma presto la terminerà.Quale il futuro che li aspetta quindi?

Continua a leggere
  2911 Visite
  0 Commenti

27 Aprile 2015 - Diario di bordo - #HelpNepal

Human Traction

27 Aprile 2015 - Diario di bordo

È il settimo giorno sul cargo mercantile che mi permetterà di attraversare l’oceano Pacifico fino al Canada. Sette giorni in cui mi sono dedicato a riordinare le idee e ad iniziare la stesura del libro che racconterà ala mia avventura intorno al mondo. La decisione di partire, la partenza stessa, l’Asia, l’agognato arrivo in Australia e poi tutto il resto del mondo.
E proprio ieri mi accingevo a scrivere del Nepal, di quanto l’esperienza nella Kathmandù Valley a supporto dell’associazione no profit italiana Human Traction abbia significato nel mio viaggio e quindi nella mia vita. Mi fermo a pensare ai ragazzi, orfani, che ho umilmente provato ad aiutare. Penso a quanto, nella loro semplicità, loro abbiano invece aiutato me. A capire ciò che realmente è importante nella Vita.

Continua a leggere
  1382 Visite
  0 Commenti

Ognuno di noi appartiene all'onda del mare della vita

Voglio raccontarvi una storia.Sette anni fa una bambina nepalese è stata adottata da una donna europea, ora vivono felici e contenti e già questa è una bella storia.Dall’altra parte del mondo, in Nepal, quattro anni fa una ragazza carica di tante speranze sta prestando servizio di volontariato in un orfanotrofio di Kathmandu. Un giorno uno degli orfani le si avvicina e le chiede se sa mantenere un segreto. Lei pensa che sia uno di quei segreti da bambini, lui ha solo dieci anni d’altronde. Le confida invece di non essere un orfano, che sua mamma era ancora viva e vegeta, che suo fratello viveva nel suo stesso orfanotrofio e che sua sorella era stata portata via tre anni prima.Bene, fermiamoci un secondo a riflettere. Analizziamo questa situazione e proviamo ad immaginarla nella nostra testa. Come avremmo reagito? A cosa avremmo pensato? Avremmo creduto al bambino?Personalmente non so se sarei riuscito a fare lo stesso.Con estremo sangue freddo invece la ragazza ha cominciato a fare delle ricerche e addirittura un pomeriggio si è convinta a lasciarsi accompagnare dal ragazzino al suo villaggio di origine, sicuro di ricordarsi la strada.Fermiamoci ancora un attimo: il ragazzo non parla bene inglese e il villaggio si raggiunge con un paio di ore di bus e oltre mezz’ora di cammino nei boschi. Complicazioni e mistero, ma questa ragazza prosegue oltre le razionali incertezze e raggiunge il villaggio dove finalmente incontrano la madre naturale.La madre è giovane e bella ed è stata abbandonata dal marito. Qui le caste sono ancora presenti e rifarsi una vita è quasi impossibile. Il marito non ne voleva sapere dei figli e così decide di affidarsi ad un signore di Kathmandu, la CAPITALE, che le promette una educazione ed un tetto per i suoi tre figli. È un dolore immenso separarsi dalla propria prole, ma decide di affrontarlo, firma qualche documento pur essendo semianalfabeta e consegna i suoi figli a questo signorotto. Qualche mese più tardi si reca in città per andare a trovare i figli, ma le viene negato l’ingresso alla struttura. Il distinto signore le conferma quanto aveva iniziato a capire. Ora i figli sono i suoi, sua unica proprietà e la madre non avrebbe più potuto vederli.A distanza di anni la madre rivede i suoi figli, l’emozione è enorme, ma subito l’estasi del momento è interrotta da un brutto presagio presto diventato realtà. “Dov’è vostra sorella?”Un brivido le deve aver attraversato la schiena e di colpo le paure di anni che diventano realtà. La figlia era stata portata via dall’orfanotrofio, probabilmente adottata da qualche occidentale.Si dice che una pratica di adozione qui in Nepal frutti circa 10.000 euro tra tasse e pagamenti vari e circa 3000 euro restano all’orfanotrofio. Queste le cifre ufficiose da cui sono escluse ancora le spese “nascoste” inevitabili in un paese tanto corrotto.Il mercato delle adozioni è pertanto un business interessante per persone senza scrupoli.Ora sappiamo che la storia del ragazzino è vera, una buona parte della famiglia si è riunita, ma adesso che fare? La madre non può prendersi cura dei figli e rivolgersi alla polizia vorrebbe dire mandare a monte tutto questo per le chiare amicizie altolocate del signorotto.Il caso e la vita, fanno si che arrivi il deus ex machina a risolvere l’ingarbugliata matassa.La ragazza innanzitutto riporta i fratelli in orfanotrofio e inizia ad indagare negli archivi amministrativi. Ora conosce il nome della madre naturale e tutto risulta più semplice e i documenti di adozione, redatti in inglese, semplificano il resto. La sorella è quella bambina nepalese adottata sette anni fa da una donna europea.Passa qualche giorno in cui alla ragazza chissà cosa sarà passato per la testa tra mille dubbi e perplessità. In questi giorni è ospite da una persona molto affabile, un aspirante baba, che la mette in contatto con un amico che lavora in un importante consolato europeo. Inoltre le permette di ospitare i fratelli che nel frattempo era riuscita a sottrarre all’orfanotrofio. Il telefono squilla in quei giorni con pesanti minacce, anche di morte, perpetrate dal signorotto e i suoi amici. L’amico diplomatico riesce fortunatamente a fare il resto informando dell’episodio la propria ambasciata, una di quelle meno invischiate in questi problemi. I fratelli ora sono stati presi in carico da una nuova Onlus che li ha spostati, finalmente con i veri nomi, in un’altra struttura. La ragazza, scortata, viene fatta rimpatriare.La storia è finita?No, la storia non è finita perché c’è una famiglia che sta vivendo felicemente la propria esistenza completamente all’ignaro delle proprie origini.Ora immaginatevi di essere una madre e di ricevere la ragazza che lavorava volontaria in Nepal alla porta. Questa persona vi dice che vostra figlia non è mai stata orfana, che ha due fratelli ed una madre. Che i documenti utilizzati per consegnargliela in adozione erano falsi. Se voi foste questa madre come avreste reagito?I bambini, sono loro l’unica risposta e verità che possiamo consultare senza dubbio alcuno.Così prende in parte la figlia e le chiede se si ricorda di avere fratelli. La bambina prima nega, poi si mette a piangere e conferma la verità.Sono arrivato in Nepal un mese fa, quattro anni dopo questa storia. Sono un privilegiato perché ho potuto assistere in prima persona a questo meraviglioso lieto fine che sto per raccontarvi.La madre adottiva ha mostrato grande carattere e intelligenza e ha portato sua figlia in Nepal per ritrovarsi con i suoi fratelli. All’inizio poche parole, solo timidezza e sguardi reciproci curiosi: sono fratelli, ma non parlano più nemmeno la stessa lingua. Poi le prime carezze e abbracci e la lingua universale del volersi bene. Dopo tre giorni è arrivata anche la madre naturale e ora sono tutti e sei insieme in riva ad un lago sotto la montagna dell’Annapurna a godersi qualche giorno insieme. Sei. Perché la famiglia ora si è allargata, ci sono due mamme, due fratelli, una sorella ed una ragazza che resterà per sempre nelle loro vite e nei loro cuori.Io ero in disparte a godere di queste bellissime scene ed emozioni. Ho assistito ad uno dei più belli spettacoli che la VITA potesse offrirmi. Ho capito che i lieto fine possono esistere davvero. Ci vuole coraggio, fiducia, caparbietà.Ho visto e capito tutto questo. Sono andato in terrazza e ho pianto di felicità.La vita è meravigliosa.Da questa storia nasce Human Traction

"Credo che la felicità e la gioia siano lo scopo della vita. Se sappiamo che il futuro sarà molto buio o doloroso, perdiamo la nostra determinazione a vivere. Perciò la vita è qualcosa che si basa sulla speranza... Una qualità innata tra gli esseri senzienti, particolarmente tra gli esseri umani, è il bisogno o la forte inclinazione a incontrare o a provare la felicità e ad evitare la sofferenza o il dolore. Dunque l'intera base della vita umana è l'esperienza a vari livelli della felicità. Raggiungere o provare la felicità è lo scopo della vita."

Dalai Lama

  244 Visite
  0 Commenti

Mi chiamo Claudio, ho 36 anni, sono stato un bancario per caso, mentre sono sempre stato un viaggiatore per passione. Razionale, ma anche sognatore, amo la vita e credo fortemente che la stessa possa regalare alle persone che inseguono le proprie passioni le opportunità di realizzare i propri sogni.

Login

Resta aggiornato!

Iscriviti alla newletter


© Copyright 2021 TripTherapy di Claudio Pelizzeni, All Rights Reserved - Powered by Marco Salvatori Design

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. APPROFONDISCI | ACCETTA

Informativa estesa sui cookie

Premessa
La presente “informativa estesa” è stata redatta e personalizzata appositamente per il presente sito in base a quanto previsto dal Provvedimento dell’8 maggio 2014 emanato dal Garante per la protezione dei dati personali. Essa integra ed aggiorna altre informative già presenti sul sito e/o rilasciate prima d’ora dall’azienda, in combinazione con le quali fornisce tutti gli elementi richiesti dall’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e dai successivi Provvedimenti dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

Avvertenza importante
Si informano i terzi tutti che l’utilizzo della presente informativa, o anche solo di alcune parti di essa, su altri siti web in riferimento ai quali sarebbe certamente non pertinente e/o errata e/o incongruente, può comportare l’irrogazione di pesanti sanzioni da parte dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

Oggetto dell’informativa
La nostra azienda sfrutta nelle presenti pagine web tecnologie facenti ricorso ai così detti “cookies” e questa informativa ha la finalità di illustrare all’utente in maniera chiara e precisa le loro modalità di utilizzo. Il presente documento annulla e sostituisce integralmente eventuali precedenti indicazioni fornite dall’azienda in tema di cookies, le quali sono quindi da considerarsi del tutto superate.

Cosa sono i cookies
I cookies sono stringhe di testo (file di piccole dimensioni), che i siti visitati da un utente inviano al suo terminale (pc, tablet, smart phone, ecc.), ove vengono memorizzati per poi essere ritrasmessi agli stessi siti che li hanno inviati, nel corso della visita successiva del medesimo utente.

Tipologie di cookies e relative finalità
I cookies utilizzati nel presente sito web sono delle seguenti tipologie:

- Cookies tecnici: permettono all’utente l’ottimale e veloce navigazione attraverso il sito web e l’efficiente utilizzo dei servizi e/o delle varie opzioni che esso offre, consentendo ad esempio di effettuare un acquisto o di autenticarsi per accedere ad aree riservate. Questi cookies sono necessari per migliorare la fruibilità del sito web, ma possono comunque essere disattivati.

- Cookies di terze parti: sono dei cookies installati sul terminale dell’utente ad opera di gestori di siti terzi, per il tramite del presente sito. I cookies di terze parti, aventi principalmente finalità di analisi, derivano per lo più dalle funzionalità di Google Analytics. E’ possibile avere maggiori informazioni su Google Analytics cliccando sul seguente link: http://www.google.it/intl/it/analytics.

Per disabilitare i cookies e per impedire a Google Analytics di raccogliere dati sulla navigazione, è possibile scaricare il componente aggiuntivo del browser per la disattivazione di Google Analytics cliccando sul seguente link: https://tools.google.com/dlpage/gaoptout.

Le impostazioni del browser
Informiamo inoltre che l’utente può configurare, liberamente ed in qualsiasi momento, i suoi parametri di privacy in relazione all’installazione ed uso di cookies, direttamente attraverso il suo programma di navigazione (browser) seguendo le relative istruzioni.
In particolare l’utente può impostare la così detta “navigazione privata”, grazie alla quale il suo programma di navigazione interrompe il salvataggio dello storico dei siti visitati, delle eventuali password inserite, dei cookies e delle altre informazioni sulle pagine visitate.
Avvertiamo che nel caso in cui l’utente decida di disattivare tutti i cookies (anche quelli di natura tecnica), la qualità e la rapidità dei servizi offerti dal presente sito web potrebbero peggiorare drasticamente e si potrebbe perdere l’accesso ad alcune sezioni del sito stesso.

Indicazioni pratiche rivolte all’utente per la corretta impostazione del browser
Per bloccare o limitare l’utilizzo dei cookies, sia da parte del presente sito che da parte di altri siti web, direttamente tramite il proprio browser, si possono seguire le semplici istruzioni sotto riportate e riferite ai browser di più comune utilizzo.

Google Chrome: cliccare sull’icona denominata “Personalizza e controlla Google Chrome” posizionata in alto a destra, quindi selezionare la voce di menù denominata “Impostazioni”. Nella maschera che si apre, selezionare la voce di menù denominata “Mostra impostazioni avanzate” e quindi alla voce di menù denominata “Privacy” cliccare sul pulsante “Impostazioni contenuti” ove è possibile impostare il blocco di tutti o parte dei cookies.

Microsoft Internet Explorer: cliccare sull’icona denominata “Strumenti” posizionata in alto a destra, quindi selezionare la voce di menù denominata “Opzioni internet”. Nella maschera che si apre, selezionare la voce di menù denominata “Privacy” ove è possibile impostare il blocco di tutti o parte dei cookies.

Mozilla Firefox: dal menu a tendina posizionato in alto a sinistra selezionare la voce di menù denominata “Opzioni”. Nella maschera che si apre, selezionare la voce di menù “Privacy”, ove è possibile impostare il blocco di tutti o parte dei cookies.