fbpx
5 minutes reading time (998 words)

Ogni onda sa di essere mare. Ciò che la disfa non la disturba perchè ciò che la infrange la ricrea.

Kathmandu 3 anni dopo

Per la prima volta nella mia vita atterro all’aeroporto di Kathmandu. Non mi sembra vero quello che vedo fuori dal finestrino: a causa di un affollamento in pista dobbiamo sorvolare i cieli della capitale nepalese per circa venti minuti. Non è una seccatura, anzi. Al mio fianco svettano i giganti himalayani, posso facilmente riconoscere l’Everest e guardando il monitor dell’aereo mi accorgo che stiamo volando a circa 5000 metri.

Tre anni prima avevo raggiunto il Nepal proprio passando da li, a circa 5400 metri raggiunti con le mie gambe sull’Everest Base Camp. Non ho mai fatto segreto del mio attaccamento al Nepal e di come quel giorno, sul friendship bridge a collegare Tibet e Nepal il mio viaggio intorno al mondo fosse cambiato.

Per un paese in cui bastano poche settimane per visitarlo chiesi per la prima volta un visto di tre mesi. Conobbi Human Traction, l’associazione italiana che ho deciso di aiutare che si occupa di giovani ragazzi orfani e con seri problemi famigliari. Divenni per la prima volta vegetariano, scoprii e iniziai a praticare la meditazione, imparai piccoli lavori di carpenteria che mi vennero molto utili quando poi viaggiai in sudamerica, venni introdotto per la prima volta alla permacultura, strinsi legami forti con alcune persone che hanno profondamente segnato il mio viaggio e, non ultimo, mi ritrovai diciotto nuovi fratellini.

Vissi il Nepal dei monsoni, quello delle giornate uggiose, calde e umide. Me ne andai a fine agosto per dirigermi verso l’università del viaggio: l’India, vi trascorsi tre mesi finchè, a causa del mancato passaggio in Thailandia dalle isole Andamane e del mio visto indiano in scadenza dovetti rientrare proprio in Nepal. Vi trascorsi un altro mese e mezzo, questa volta proprio in questo periodo, tra novembre e dicembre. Tornai con la stagione secca e fredda la notte, scoprii un nuovo paese. Ebbi il tempo di consolidare ciò che avevo seminato tre mesi prima. Ebbi la fortuna di veder costruito un campo da calcio per i ragazzi dell’orfanotrofio, conobbi nuove straordinarie persone e ne riabbracciai tante altre. Me ne andai a metà dicembre verso la mitica frontiera tra India e Birmania che mi diede tanto da penare.

 

Tre anni dopo

Tornato dal mio giro del mondo lo scorso febbraio ho sempre avuto un solo pensiero in testa: ritornare in Nepal, quel luogo che mi aveva accolto come a casa dovevo ritrovarlo.

Nel mezzo la catastrofe del terremoto dell’aprile 2015 che ha segnato la forte crepa con il passato.

Cammino per la zona di Thamel, non sono solito alloggiare qui, preferisco Freak Street ma dopo il terremoto la guesthouse che mi ospitava ha cambiato gestione e ora i prezzi sono triplicati. Accetto un’altra soluzione e mi sposto quindi nella zona più turistica in assoluto della capitale.

Mi guardo intorno, poco è realmente cambiato e i primi cambiamenti che vedo sono tutti positivi: regna una discreta quiete, a causa del divieto di usare il clacson in città, che è quasi surreale. Vi è corrente elettrica ventiquattrore al giorno, nelle guest house ora c’è l’acqua calda e internet funziona che è una meraviglia. Ritrovo botteghe, ristoranti, negozi che ero solito frequentare. Sembra che il tempo non sia passato e che soprattutto la devastazione sia stata abbondantemente superata.

Sembra.

Sembra perchè poi quando mi avvicino a Durbar square già mi accorgo di una grande mancanza nella vista. Il tempio più alto di Kathamandu non c’è più. Sento il magone iniziare ad assalirmi, ma non è nulla finché non passo oltre la statua della dea Khali, dove non c’è più quasi nulla se non macerie. Il palazzo bello, monumentale, coloniale in marmo bianco è una crepa unica con i ponteggi a nasconderne i crolli.

Non è più lo stesso camminare tra quei ciottoli e lo leggi anche negli occhi delle persone che, come me, si ricordavano di quella meravigliosa piazza, una delle più belle e vive del mio giro del mondo. Ero solito prendere un masala tea e sedermi sui gradini dei templi ad osservare le persone, i loro visi, le loro storie. Dal Nepal in poi mi sono sempre ritagliato il tempo per questa attività: sedermi all’angolo di una piazza ed osservare. Lentamente, senza fretta.

Ora quei gradini non ci sono più. Ora quel tempio non c’è più. Ora anche quegli altri non ci sono più. Ora il palazzo delle Kumari è sorretto da travi di legno. Ora ci sono i ponteggi a mascherare lavori di restauro che in realtà non ci sono poiché sui tetti crollati è evidente il degrado con addirittura erbacce e rovi che crescono.

Mi fermo a dialogare con un mercante, si ricorda di me o almeno così dice. Afferma che la ricostruzione è ferma. Chiedono 1000 rupie a persona per entrare in questa piazza ma non si sa dove vadano realmente a finire tutti questi soldi. Mi racconta che per le stupa buddiste è diverso. Lì sono intervenuti più rapidamente e drasticamente e tutte le stupa più importanti sono state ricostruite.

Sgomento me ne torno in guesthouse.

L’indomani è sabato, in pratica l’equivalente della nostra domenica quindi ne approfitto per andare a ritrovare i miei fratellini nella valle di Kathmandu e poter trascorrere la giornata con loro liberi dalle incombenze scolastiche.

Sono particolarmente assonnato quel giorno e così gran parte del viaggio lo faccio dormendo.

Mi ritrovo quasi direttamente al villaggio senza rendermene conto. E qui le cose sono drasticamente cambiate: non ci sono più le case tipiche nepalesi in mattoni di terracotta color marsala. Oggi sono arrivate le ruspe e le nuove costruzioni sono una cementata unica tra l’altro con discutibili canoni estetici. Quel prezioso villaggio, a pochi passi dall’Himalaya ora non c’è più, sembra una periferia di Kathmandu. Ed è qui dove sto peggio, dove non mi sento più a casa, dove i ricordi mi assalgono con forte malinconia.

Il terremoto è nei villaggi sperduti dove ha fatto i danni più evidenti, e con la sua furia distruttrice si è portato via anche un gran pezzo di cultura che non tornerà più.

 

Location (Map)

Ci sono solo due errori che si possono fare lungo ...
Non esistono libri con una sola pagina

Forse potrebbero interessarti anche questi articoli

 

Commenti

Nessun commento ancora fatto. Sii il primo a inserire un commento
Già registrato? Login qui
Ospite
Venerdì, 19 Aprile 2024
Se si desidera iscriversi, compilare i campi nome utente e del nome.

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. APPROFONDISCI | ACCETTA

Informativa estesa sui cookie

Premessa
La presente “informativa estesa” è stata redatta e personalizzata appositamente per il presente sito in base a quanto previsto dal Provvedimento dell’8 maggio 2014 emanato dal Garante per la protezione dei dati personali. Essa integra ed aggiorna altre informative già presenti sul sito e/o rilasciate prima d’ora dall’azienda, in combinazione con le quali fornisce tutti gli elementi richiesti dall’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e dai successivi Provvedimenti dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

Avvertenza importante
Si informano i terzi tutti che l’utilizzo della presente informativa, o anche solo di alcune parti di essa, su altri siti web in riferimento ai quali sarebbe certamente non pertinente e/o errata e/o incongruente, può comportare l’irrogazione di pesanti sanzioni da parte dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

Oggetto dell’informativa
La nostra azienda sfrutta nelle presenti pagine web tecnologie facenti ricorso ai così detti “cookies” e questa informativa ha la finalità di illustrare all’utente in maniera chiara e precisa le loro modalità di utilizzo. Il presente documento annulla e sostituisce integralmente eventuali precedenti indicazioni fornite dall’azienda in tema di cookies, le quali sono quindi da considerarsi del tutto superate.

Cosa sono i cookies
I cookies sono stringhe di testo (file di piccole dimensioni), che i siti visitati da un utente inviano al suo terminale (pc, tablet, smart phone, ecc.), ove vengono memorizzati per poi essere ritrasmessi agli stessi siti che li hanno inviati, nel corso della visita successiva del medesimo utente.

Tipologie di cookies e relative finalità
I cookies utilizzati nel presente sito web sono delle seguenti tipologie:

- Cookies tecnici: permettono all’utente l’ottimale e veloce navigazione attraverso il sito web e l’efficiente utilizzo dei servizi e/o delle varie opzioni che esso offre, consentendo ad esempio di effettuare un acquisto o di autenticarsi per accedere ad aree riservate. Questi cookies sono necessari per migliorare la fruibilità del sito web, ma possono comunque essere disattivati.

- Cookies di terze parti: sono dei cookies installati sul terminale dell’utente ad opera di gestori di siti terzi, per il tramite del presente sito. I cookies di terze parti, aventi principalmente finalità di analisi, derivano per lo più dalle funzionalità di Google Analytics. E’ possibile avere maggiori informazioni su Google Analytics cliccando sul seguente link: http://www.google.it/intl/it/analytics.

Per disabilitare i cookies e per impedire a Google Analytics di raccogliere dati sulla navigazione, è possibile scaricare il componente aggiuntivo del browser per la disattivazione di Google Analytics cliccando sul seguente link: https://tools.google.com/dlpage/gaoptout.

Le impostazioni del browser
Informiamo inoltre che l’utente può configurare, liberamente ed in qualsiasi momento, i suoi parametri di privacy in relazione all’installazione ed uso di cookies, direttamente attraverso il suo programma di navigazione (browser) seguendo le relative istruzioni.
In particolare l’utente può impostare la così detta “navigazione privata”, grazie alla quale il suo programma di navigazione interrompe il salvataggio dello storico dei siti visitati, delle eventuali password inserite, dei cookies e delle altre informazioni sulle pagine visitate.
Avvertiamo che nel caso in cui l’utente decida di disattivare tutti i cookies (anche quelli di natura tecnica), la qualità e la rapidità dei servizi offerti dal presente sito web potrebbero peggiorare drasticamente e si potrebbe perdere l’accesso ad alcune sezioni del sito stesso.

Indicazioni pratiche rivolte all’utente per la corretta impostazione del browser
Per bloccare o limitare l’utilizzo dei cookies, sia da parte del presente sito che da parte di altri siti web, direttamente tramite il proprio browser, si possono seguire le semplici istruzioni sotto riportate e riferite ai browser di più comune utilizzo.

Google Chrome: cliccare sull’icona denominata “Personalizza e controlla Google Chrome” posizionata in alto a destra, quindi selezionare la voce di menù denominata “Impostazioni”. Nella maschera che si apre, selezionare la voce di menù denominata “Mostra impostazioni avanzate” e quindi alla voce di menù denominata “Privacy” cliccare sul pulsante “Impostazioni contenuti” ove è possibile impostare il blocco di tutti o parte dei cookies.

Microsoft Internet Explorer: cliccare sull’icona denominata “Strumenti” posizionata in alto a destra, quindi selezionare la voce di menù denominata “Opzioni internet”. Nella maschera che si apre, selezionare la voce di menù denominata “Privacy” ove è possibile impostare il blocco di tutti o parte dei cookies.

Mozilla Firefox: dal menu a tendina posizionato in alto a sinistra selezionare la voce di menù denominata “Opzioni”. Nella maschera che si apre, selezionare la voce di menù “Privacy”, ove è possibile impostare il blocco di tutti o parte dei cookies.