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Manipur

Tutto immaginavo nella mia vita tranne passare il Natale nella regione del Manipur indiano.
Qui, in una fattoria organica, sono stato accolto come uno di famiglia e ho passato uno dei natali più strani che potessi immaginare.
Mi manca la mia famiglia, i miei amici e le persone più speciali della mia vita.


Ma qui, da una remota regione nel nord est dell'India, sono felice.
Felice perché ancora una volta il mondo, la Vita, mi ha regalato un'altra straordinaria opportunità.

Questa regione è da poco aperta al turismo, da circa un anno.
Di occidentali neanche una traccia, tranne sette modelle giunte qui per promuovere il rilancio dell’industria tessile nella regione. Per un progetto ecologico sono state invitate nella fattoria a promuovere una campagna di sensibilizzazione sull’ambiente.
Una toccata e fuga, meno di una giornata e poi nulla. Solo io e la popolazione locale che mi ha accolto a braccia aperte. Un giorno vedo arrivare un van carico di studenti: erano in gita scolastica per conoscere l’unico occidentale in città.

Gli abitanti del Manipur non sono indiani, i loro tratti somatici sono completamente differenti, così come la loro lingua e alfabeto.
Mi ricorda il Tibet, così diverso dalla Cina eppure parte di essa.
Qui è lo stesso.
Storicamente autonomi e governati da dinastie di re hanno per secoli combattuto con la vicina Birmania per il controllo di queste meravigliose terre.
Durante il diciottesimo secolo gli inglesi, che già avevano colonizzato l'India, decisero di aiutare questa piccola regione contro la Birmania. Correva l'anno 1826.
Fino al 1891 sono riusciti a mantenere l'autonomia grazie ai propri re, ma quell'anno proprio gli "amici" inglesi invasero questa regione annettendola al Commonwealth britannico.
Durante la seconda guerra mondiale in questa zona combatterono aspramente inglesi, indiani e giapponesi.
Tuttavia con la rivolta pacifica di Gandhi nel 1947 l'India ottenne la sua indipendenza e con essa anche questa regione che rimase quindi sotto il controllo indiano.
Fino ai giorni nostri, quelli in cui il governo indiano ne sopprime le rivolte per l'autonomia.
Non è un territorio tranquillo, la presenza dell'esercito è massiccia è proprio durante la mia permanenza è scoppiata una bomba nel centro della città di Imphal, a pochi chilometri dalla fattoria in cui alloggiavo.
Quest’area è chiamata il "gioiello" dell'India pur non avendo nulla a che fare con quest'ultima.
Territori boschivi sconfinati e vergini, turismo inesistente, cultura millenaria che nei secoli antichi fu tramandata anche alla vicina Cina. Qui infatti pare sia stata utilizzata per la prima volta la seta e le arti marziali sono parte importante delle loro tradizioni.
Hanno sempre combattuto senza armi, ma solo con i loro corpi e le spade.
Ho avuto l'occasione di assistere ad una esibizione organizzata solo per me e vederli danzare in questo combattimento mi ha lasciato senza parole. Pura poesia in movimento. Il popolo è colto e orgoglioso delle proprie origini.
Meriterebbero un posto a parte, nell'emisfero politico, ma proprio la politica ne limita l'emancipazione.

Qui, in queste regione dimenticata, ho compreso la reale importanza della mia scelta radicale di girare il mondo senza aerei. Sono arrivato fino a queste montagne perché non ho mollato nel perseguire questo obiettivo ambizioso. Ho trovato quelle realtà dimenticate di cui nessuno parla. Ho potuto vivere momenti reali perché nulla qui è in funzione dei turisti.
Il regalo più bello di Natale.



*************************





I would have imagined everything but spending Christmas in the Indian region of Manipur. Here, in an organic farm, I had been welcomed as a family member and I spent one of the weirdest Christmas I could ever imagine. I miss my family, my friends, and my special people. Here though, from a country of the north – east India, I’m happy. I’m happy because the World, the Life, once again, gave me another extraordinary opportunity.
This country has been opened to tourism for a few time, about a year. No trace of westerns beside seven models came here to promote a raising awareness about environment. Just a hit-and-run, less than a day and then nothing. It was just me and the locals who welcomed me with open arms. One day I see a van coming with many students: it was a school trip to meet the only western in the city.
Manipur’s inhabitants aren’t Indians; their somatic traits are completely different as their language and alphabet. They recall me Tibet, so different from China but a part of it. Here, it’s the same.
Historically they were independent and ruled by king’s dynasties; they had fought with the close Burma for centuries for the control over these amazing lands. During the 19th century, British, who were ruling India too, decided to help this region against Burma. It was 1826. The autonomy had been kept till 1891 thanks to their kings but then British “friends” decided to annex this country to the British Commonwealth. During World War II, Indians, British and Japanese fought as hard as they could. In 1947 though, with Gandhi and his pacific revolution, India obtained its independence and this country too which remained under the Indian government. Nowadays, Indian government is suppressing insurrections for autonomy of this part of India. It’s not a quite land, the army is massively present and a bomb has exploded in the center of Imphal during my stay, few kilometers away from the farm. This territory is called the “jewel” of India even though it has nothing to do it with it. Boundless and virgin wooded territories, inexistent tourism, thousand-year-old culture handed down through the centuries also to China. Here, indeed, silk seems to be used for the first time and martial arts are traditionally important.
They had always fought without guns, but only with their bodies and swords. I had the honor to watch a show made up just for me and seeing how they were dancing during the fight, let me astonished. Just poetry in movement. People are educate and proud of their origins. They deserve to stand aside in the political sphere but politics itself limits their emancipation.
Here, in this forgotten region, I realized the real value of my choice of travelling without flights. I reached these mountains because I hadn’t given up fulfilling this ambitious project. I found those dismissed reality never mentioned. I could live real moments because nothing here is depending on tourism. The best Christmas present.


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Commenti 4

Ospite - Fernanda il Giovedì, 01 Gennaio 2015 21:07

Sempre molto sentiti i tuoi racconti. Grazie per questa nuova avventura.

Sempre molto sentiti i tuoi racconti. Grazie per questa nuova avventura.
Ospite - Claudio il Giovedì, 01 Gennaio 2015 21:52

ti ringrazio Fernanda!

ti ringrazio Fernanda!
Ospite - simonepautasso il Giovedì, 15 Gennaio 2015 15:55

Ciao Claudio,
bellissimo video. da cultore delle arti marziali del sud est asiatico (ma non solo) sapresti dirmi il nome di quell'arte marziale del Manipur?
Grazie
Simone

Ciao Claudio, bellissimo video. da cultore delle arti marziali del sud est asiatico (ma non solo) sapresti dirmi il nome di quell'arte marziale del Manipur? Grazie Simone
Ospite - Claudio il Martedì, 20 Gennaio 2015 16:12

Ciao Simone,
purtroppo no, non ne sono a conoscenza... ho mandato una mail al mio amico indiano che mi ospitava, non appena mi risponde ti faccio sapere!

Ciao Simone, purtroppo no, non ne sono a conoscenza... ho mandato una mail al mio amico indiano che mi ospitava, non appena mi risponde ti faccio sapere! ;)
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