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Dark Tourism: visitare luoghi macabri come esperienza di viaggio

Chernobyl

Hai mai sentito parlare di dark tourism? È una vera e propria tendenza di viaggio, che è cresciuta molto negli ultimi anni e che non fa certo per tutti. Letteralmente traducibile come “turismo oscuro”, porta viaggiatori e turisti in luoghi associati a morte, sofferenza o disastri. Un’idea che a molti fa inorridire, ma che a qualcuno (sempre di più, per la verità) regala una scarica d’adrenalina e desta grande curiosità. Tantopiù ora, che le serie TV “The Dark Tourist” e “Chernobyl” hanno conquistato il popolo di Netflix.

Il dark tourism è un modo di viaggiare piuttosto controverso, dunque, da alcuni definito anche poco etico, ma che attrae sempre più persone a visitare luoghi in cui sono avvenuti episodi poco felici, come Auschwitz, Ground Zero o, appunto, Chernobyl. Ma scopriamo nel dettaglio in cosa consiste e quali sono le mete più battute.

Cos’è il Dark Tourism

Il dark tourism, che possiamo tradurre con turismo nero, turismo oscuro o anche turismo del dolore, è una forma di turismo associata alla morte o alla tragedia, che consiste nel visitare quei luoghi che sono stati teatro di tragedie e morte (sebbene molto amati siano anche i cimiteri).

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10 errori da non fare in campeggio

tenda

Stai per partire per qualche giorno in campeggio, ed è la tua prima volta? O magari l’hai fatto già diverse volte, ma senza fare troppo caso a ciò che portavi con te? Sbagliato! Ci sono errori che proprio non devi fare, quando scegli di campeggiare. Ecco i dieci più diffusi.

Scegliere la tenda sbagliata

Le tende variano per qualità, caratteristiche, stile e facilità di installazione. Devi trovare il modello perfetto per il tuo viaggio, per stare comodo di notte e per non soffrire il caldo/freddo. Le dimensioni sono un fattore particolarmente importante se sei in campeggio con altre persone. Assicurati che la tua tenda resista alle condizioni atmosferiche avverse e controlla le cerniere, i pali e il tessuto prima di partire per il tuo viaggio nella natura. L'ultima cosa che vuoi è guidare per diverse ore solo per arrivare a destinazione con una tenda rotta.

Scarsa preparazione del cibo

Molti campeggiatori alla prima esperienza portano cibo che può andare a male, affidandosi ad un semplice frigorifero per mantenere fresche bistecche e hamburger per quattro o cinque giorni alla volta. Questo è, ovviamente, un errore: hai bisogno di cibi non deperibili per allontanare la fame, soprattutto se stai pianificando attività di campeggio rigorose come l'escursionismo e la mountain bike. Pensa alla nutrizione e pianifica i tuoi pasti quotidiani. Ricordati di portare con te alcuni sacchetti per la spazzatura.

Non prestare attenzione alle piante

Se non riesci ad identificare la quercia velenosa, funghi velenosi e altre piante comuni, potresti incontrare seri problemi durante il tuo viaggio in campeggio. In certi periodi dell'anno, anche un tocco accidentale contro una pianta di sommacco velenoso potrebbe lasciarti con gravi eruzioni cutanee su tutto il corpo. Puoi ottenere una guida economica per l'identificazione delle piante online e usarla per cercare potenziali pericoli nel tuo campeggio. La maggior parte dei parchi e dei campeggi, soprattutto all’estero, invia in genere un elenco di piante velenose in cui potresti imbatterti.

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4 Travel Books That Will Inspire You to See the World

TRAVEL BOOKS

 

Seeing the world is an experience that we shouldn’t take for granted. For one, it can help us expand our knowledge about other cultures and traditions. In addition, Psychregnotes that traveling can help improve our mental health by encouraging us to be spontaneous, boosting our self-confidence, and lowering our stress levels.

To inspire you to go see the world, we’ve listed below four travel books that will give you a serious case of wanderlust.

Land of Lost Borders: A Journey on the Silk Road

In this book, Kate Harris masterfully narrates how she spent a year cycling the Silk Road. Aside from offering stories of Kate’s travels in some of the most remote places on earth, Land of Lost Borders also invites the reader to seek the answers to existential questions such as “Where do you go when every place on earth has been explored by people before you?” This book can help you understand why it’s important for you to explore the world, even if millions before you have already gone on a similar conquest.

The Art of Travel ⁠

Alain de Botton’s The Art of Travel will take you on a philosophical journey to discovering the purpose behind traveling. Here, Alain shares his experience on the road as he enjoys Barbados with his partner and explores Provence through Van Gogh’s eyes ⁠— all while inspecting how great thinkers, artists, and writers saw the world through centuries of traveling. Despite writing from a philosopher’s perspective, Alain is still able to keep his words of wisdom and insights accessible for the regular reader.

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Le 10 migliori app in viaggio

travel app

 

Gli smartphone mettono un intero mondo di informazioni a portata di mano.

Quando si tratta di pianificare e fare una vacanza, ad esempio, le app di viaggio non sono solo fonte di ispirazione, ma sono anche estremamente utili. Le si usa per la prenotazione e la gestione della logistica, persino per effettuare prenotazioni nei ristoranti o per trovare una lezione di fitness in qualsiasi parte del mondo in cui si sta volando.

Ci sono un sacco di app, capaci davvero di aiutarti con qualsiasi cosa: prenotazioni degli hotel, cambi di volo dell'ultimo minuto, guide, dizionari di lingue straniere, navigatore coi punti d’interesse per chi ama esplorare le città a piedi, conversioni di valuta, trucchi per preparare la valigia.

Ecco dunque una selezione delle migliori app di viaggio.

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Chi sono e cosa fanno i nomadi digitali

nomade digitale

 

Dare una definizione generale di nomadi digitali non è semplice. O meglio, non lo è più. In generale, possiamo descriverli come liberi professionisti che trascorrono lunghi periodi all’estero, cambiando spesso destinazione (c’è chi resta in un posto poche settimane, chi qualche mese) e guadagnandosi da vivere lavorando online. Tuttavia, le loro professioni sono le più diverse. Sono accomunate dall’impiego della tecnologia, certo, ma sono davvero varie.

Prima della pandemia, circa 5 milioni di lavoratori si definiva “nomade digitale”. E 17 milioni di persone aspiravano a diventarlo. Tra chi questo stile di vita lo ha abbracciato troviamo figure junior e senior, blogger, copywriter, web designer, traduttori, programmatori, social media manager. Ma anche fotografi e videomaker. Alcuni lavorano part-time, alcuni full-time. Alcuni guadagnano abbastanza da poter vivere in ogni angolo del mondo, mentre altri sono alla ricerca dei Paesi in cui la vita costa meno. Ciò che accomuna tutti i nomadi digitali è però l’indipendenza. E la libertà di lavorare col mondo, in giro per il mondo. Un vero sogno, per chi il viaggio ce l’ha nel sangue.

Perché diventare un nomade digitale

Se pensi di non avere le competenze per lavorare online, sappi che probabilmente ti sbagli. Già saper scrivere al computer potrebbe essere sufficiente per iniziare e per ottenere un lavoro semplice da svolgere da remoto, che ti permetta di racimolare qualcosa.

Del resto, diventare un nomade digitale ha diversi vantaggi. Innanzitutto, puoi avere una buona qualità di vita pur spendendo poco. E senza il bisogno di molti soldi per cominciare. Se ti stabilisci nel sud-est asiatico, ad esempio, puoi vivere alla grande con meno di 1000 euro al mese. Per vivere nello stesso modo, in un Paese occidentale, dovresti lavorare e guadagnare più del doppio. Inoltre, puoi stringere legami con gli altri nomadi digitali. E non stiamo parlando solamente di amicizie: condividendo la stessa libertà di pensiero, e lo stesso approccio di vita, spesso i nomadi digitali si trovano a lavorare a progetti comuni. Condividono i progetti, le idee, gli obiettivi. Come in una sorta di brainstorming permanente.

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Lapponia Svedese dal 6 al 12 dicembre 2021

egor-vikhrev-N0A8uCu3Noo-unsplash alberi, boschi, aurora boreale, villaggio svezia, lapponia

Un viaggio indimenticabile che coniuga cultura e natura: dalla cosmopolita e all'avanguardia Stoccolma fino alla selvaggia Lapponia. Sempre con il naso all’insù alla ricerca della signora danzante in cielo:l'aurora Boreale!

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Backpackers Academy

  • LAPPONIA
  •   Venerdì, 26 Febbraio 2021
  •   Venerdì, 05 Marzo 2021
  • 1890 EURO (fino al 20 dicembre 2020)
  • https://sivola.it/coordinatori/claudio-pelizzeni
  • info@sivola.it
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RIMEDI NATURALI LOCALI E ALTITUDE SICKNESS

RIMEDI NATURALI

Quando mi trovavo nella giungla boliviana, dove ha inizio la foresta amazzonica, ho seguito un corso di sopravvivenza: è impressionante quanti rimedi naturali vi si possono trovare in questi luoghi se accompagnati da una guida esperta. Ho scoperto che ci sono foglie coagulanti oppure formiche che, se schiacciate e spalmate sul corpo, tengono lontano le zanzare con un odore del tutto simile alla citronella. Si possono ricavare resine speciali dagli alberi che sono potenti antiinfiammatori oppure mix di foglie ed erbe che, decotte, fanno scomparire tanti dolori. Segnala sempre alla guida che ti accompagna soprattutto in siti naturali eventuali tuoi disturbi, sarà una piacevole sorpresa riuscire a sconfiggerli senza pastiglie ma solo mediante l’utilizzo di determinati semi o foglie. Considera che proprio in Amazzonia ci sono diverse spedizioni scientifiche volte a scoprire questi rimedi naturali per tradurli in farmaci veri e propri.

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VIAGGI E APP DI INCONTRI...

app appuntamenti

Hai mai usato Tinder o una qualsiasi app di dating? Che tu sia un assiduo frequentatore oppure una sporadica o ancorra se non le hai maio provate potrebbe stupirti il fatto che alcune app possono rivelarsi molto utili e interessanti anche in viaggio. Quando un single parte per un viaggio, che sia in solitaria o con amici, forse non ricerca l’anima gemella in giro per il mondo, però qualche piacevole e piccante incontro può rendere il tutto ancora più bello, intrigante e indimenticabile…non è vero?!

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Come RIMANERE CONNESSI LONTANO DA CASA

rimanere connessi all'estero

A meno che tu non voglia completamente isolarti dal mondo, ormai internet è la principale fonte di comunicazione e ha letteralmente rivoluzionato il modo di viaggiare: per certi versi ora è più semplice diranno alcuni, ma a mio avviso sono semplicemente cambiati i tempi e la tecnologia ci offre molte più possibilità rispetto al passato. Una delle tematiche principali sono le comunicazioni e la raccolta di informazioni direttamente in loco. È pacifico affermare che avere una connessione dati sempre a portata di mano sia una piacevole comodità che la maggior parte di noi non vuole perdere, quindi come possiamo avere sempre con noi questa connettività?

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A FEW TIPS SPREAD HERE AND THERE ON TRAVELING FOOD

italian food

Not everyone can throw themselves headlong into the most disparate culinary offerings of East Asia, sometimes the budget requires to keep even the expenses dedicated to food tight, certain behaviors at the table seem innocent to us while for other peoples they are synonymous with a lack of respect. Now I'll give you a list of some tips and tricks that can be useful to you on any trip.

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QUALCHE TIPS SPARSA QUA E LÀ SUL CIBO IN VIAGGIO

avocado tacos

Non tutti si riescono a gettare a capofitto nelle più disparate offerte culinarie dell’Asia orientale, a volte il budget richiede di tenere strette perfino le spese dedicate al cibo, certi comportamenti a tavola a noi sembrano innocenti mentre per altri popoli sono sinonimo di mancanza di rispetto. Ora ti faccio un elenco di alcuni trucchi e consigli che possono esserti utili in qualsiasi viaggio.

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Tenda, sacco a pelo e fornelletto: come scegliere quello giusto

tenda da campeggio

Se vuoi partire per una vera e propria avventura e soprattutto se vuoi fortemente risparmiare, ti toccherà includere nello zaino anche oggetti da campeggio leggeri e fondamentali. Questa mini-guida ti permetterà di viaggiare dormendo semplicemente nei boschi oppure in campeggi attrezzati, sono indicazioni basate sulla mia personale esperienza e quindi se pensi che mi sia dimenticato qualcosa scrivimelo nei commenti!

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TIPS FOR A CONSCIOUS TRAVEL

backpacking

There are some incorrect and harmful behaviors that the traveler and the tourist often carry out naively, believing on the contrary to make a charitable or kind gesture. I am talking about things that I too for a while in my life did not perceive as wrong, but when I realized it because you explained it to me by others or because I self-enlightened I did not go back even half a time, on the contrary, I always tried to open your eyes to others too. It is a rather thorny subject that actually applies not only on the road but also at home.

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ALCUNI COMPORTAMENTI SCORRETTI DA EVITARE IN VIAGGIO

zaino in spalla

Ci sono alcuni comportamenti scorretti e nocivi che il viaggiatore e il turista spesso compiono ingenuamente, credendo al contrario di fare un gesto caritatevole o di gentilezza. Parlo di cose che anch’io per un po’ nella mia vita non percepivo come sbagliate, ma quando me ne sono reso conto perché spiegatemi da altri o perché auto-illuminatomi non sono più tornato indietro nemmeno mezza volta, anzi ho poi sempre cercato di aprire gli occhi anche agli altri. È un argomento piuttosto spinoso che in realtà non vale solo in viaggio, ma anche a casa.

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How to choose the best restaurant in a foreign country

street food

On any trip outside Italy, be it weeks, months, or years-long, rest assured that you will miss Italian food terribly and you will miss even the simplest of properly baked daisies. At whatever level your withdrawal crisis has reached, remember to follow my advice: avoid Italian restaurants, avoid tourist restaurants, even more so avoid Italian restaurants for tourists!

Unless you travel with a swollen wallet, know that Italian food abroad is a real luxury, so if you come across any dish from the Bel Paese it will probably be a very expensive dish and unfortunately not very much in line. with our standards: carbonara with cream and mushrooms, pizza with pineapple and ham, spaghetti Alfredo (cream and chicken) will be the rule and not the exception. Ergo, if you can, avoid them, unless you really want to understand how a certain population eats and how Italian food is understood abroad. For example, while I was in Hawaii I couldn't resist and I tasted the famous and much-vilified pineapple pizza: I assure you it wasn't too bad! But let's go back to the typical dishes where a journey is not a journey if you do not immerse yourself in the local culinary culture precisely because people can be understood also and above all at the table. My main advice is to get acquainted with the means of transport, either through Couchsurfing or if you are a beginner ask at the hostel, but be wary of Anglo-Saxon advice ... In this case, the standards are very different from ours and will not easily meet your tastes. And this is precisely one of the essential reasons for NOT following the gastronomic indications of traditional paper guides, which precisely include people from the Anglo-Saxon world among the authors. Furthermore, the restaurants indicated, once published in the most famous guides in the world, in the vast majority of cases lower the quality and raise the prices. Without considering that you will often find very little in the room, if anything you will meet yet another traveler at the table next to him with the guide resting on the table next to the dishes.

HOW AND WHY AVOID TOURIST RESTAURANTS

But how can tourist restaurants be avoided? I assure you that it is much simpler than you think: the worst, in economic and qualitative terms, are those who give you menus translated into four or more languages: avoid them! Be guided by instinct, perfumes, and people, you will hardly regret it!

In fact, try to carefully observe the behavior of people while you are walking through the streets of cities or villages; pay attention where you see restaurants crowded with local people, especially those where not even a tourist or traveler is seated: they are a guarantee of quality! Of course, it will not be easy to understand what you are ordering or eating, but even in this case, a little trick can come to your rescue. Trust your senses, sharpen your eyes to catch the most intriguing dishes, and smell to discover the most succulent. Take a walk around the tables and watch carefully what the locals eat. Once you have made your choice, go to the waiter to ask for a seat and above all learn how they say in the local language "I would like one of these". While the waiter will accompany you to the table indicates directly to him the dishes you want to try, you will hardly be disappointed. Of course, you may have problems with spicy in Asia or with some spice, but write down the name of the dish in a notebook to avoid it later or reorder it in another restaurant if you want to repeat the experience.

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WANNA GO - NELLA COSTA EST DEGLI STATI UNITI CON JESSICA (CHE VIAGGI TI FAI)

NEW YORK

Ultimo episodio della nuova stagione di Tuk Tuk, il podcast che ti porta in giro per il mondo a scoprire le storie più assurde e originali, oltre che un vero e proprio viaggio tra i colori, i profumi e le leggende di quelle terre. Il podcast è nato durante il primo lockdown come idea di viaggio mentale, attraverso le parole dei protagonisti. Ogni episodio trattava di un particolare Paese e di una storia legata a chi veniva intervistato. Questa nuova stagione si chiama "WANNA GO" e tratta di tutti quei luoghi dove non sono mai stato ma che un giorno vorrei visitare. Mi metto per una volta nei panni dell'ascoltatore che, con sincera curiosità si affaccia per la prima volta fantasticando di mete lontane.

 SULLA COSTA EST DEGLI STATI UNITI CON JESSICA

È uno degli itinerari più belli ma al contempo meno battuti degli Stati Uniti, soprattutto da noi europei. Quello che ci perdiamo è invece una super esperienza nel profondo e autentico mondo a stelle e strisce. Ne parlo con Jessica barbieri, la TikToker di viaggi più amata d'Italia, una ragazza esplosiva e simpatica che ha fatto del suo Ciao Trippers un vero e proprio mantra di vita. Un’inguaribile entusiasta – e forse anche un po’ folle – nata nel freddo inverno ‘92 tra le campagne ferraresi, dove dice di essere cresciuta con le ginocchia sempre piene di sbucciature e il cassetto pieno di sogni. Jessica realizza il viaggio di cui parliamo nell'episodio giovanissima, durante un Exchange Student a 17 anni, dove si innamora follemente degli Stati Uniti e ci tornerà non appena potrà. 

Pronto a salire sul Tuk Tuk e farti trasportare in USA?Yalla, yalla, sali a bordo con noi! 

 Se ti sei perso la prima stagione di Tuk Tuk recuperala qui:

👇🏻👇🏻👇🏻

    
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COME E PERCHÉ EVITARE I RISTORANTI TURISTICI

Cibo locale e street food

Durante un qualsiasi viaggio al di fuori dei confini italiani, che sia lungo settimane, mesi o anni, stai certo che il cibo italiano ti mancherà terribilmente e ti mancherà anche la più semplice delle pizze margherite infornata come si deve. A qualsiasi livello sia giunta la tua crisi d’astinenza ricordati di seguire questi miei consigli: evita i ristoranti italiani, evita i ristoranti turistici, ancor di più evita i ristoranti italiani per turisti!

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Viaggiare per apprendere: nuovo trend di viaggio

treno

L’ultimo anno di pandemia, che purtroppo è una realtà a cui dobbiamo ancora far fronte, ci ha visti molto limitati negli spostamenti, con conseguente crisi dell’indotto turistico. L’industria però non si ferma e continua a guardare avanti, intercettando i bisogni e le richieste dei viaggiatori.

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How to cross an ocean on a cargo ship

travelling on a cargo ship
CARGO SHIPS: COSTS / BENEFITS AND HOW TO BOOK A PASSAGE ON A CARGO SHIP

One of the things that most leaves people who listen to the story of my tour of the world without planes speechless is the coverage of the distance between one continent and another on merchant cargo ships. Perhaps because no one ever thinks of those huge cities of floating containers as a means of travel to be a traveler - much less to be a tourist! Or maybe because they don't even know what they are and what they are for. The fact is that this is the case: the merchant cargo is the second topic that most intrigues of my trip around the world.

Between the waves of the Oceans, the journey is absolutely slow and boring, completely wacky and disconnected from the real world, but it is definitely an epic journey!

How it works: first of all forget the idea of ​​being able to work or scrounge a passage directly to the port in exchange for some help, it is not possible, or rather, it is no longer possible. To work on a cargo ship you need to be highly qualified and pass a selection process carried out by the transport company through its recruitment channels. Assuming it can be selected, the minimum contracts at the lowest level of the job hierarchy are equal to nine months of boarding. Another not indifferent detail: if you are admitted you will not be able to choose the route to take. The option of going to the pier of a port to try to convince captains to take you onboard is therefore impracticable also because to access these commercial piers you must present a passport and above all valid boarding documents so as not to be rejected at the entrances. So you just have to find out which are the favorite bars of the officers and convince them by getting them drunk….

So, ultimately, how can you get on board? Paying a ticket! Therefore, some companies transporting maritime goods, thanks to technological progress, require an ever-smaller number of employees on board, therefore on some boats, they enjoy free cabins, often sold to passengers who intend to cross the oceans in this way. Not all companies welcome passengers on board and others do not have permits, so these types of passes are limited. Consider, for example, that Chinese companies do not allow passenger services and they hold a large share of the world maritime transport market.

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WANNA GO - IN IRAN CON ANTONIO DI GUIDA

IRAN

Continua la nuova stagione di Tuk Tuk, il podcast che ti porta in giro per il mondo a scoprire le storie più assurde e originali, oltre che un vero e proprio viaggio tra i colori, i profumi e le leggende di quelle terre. Il podcast è nato durante il primo lockdown come idea di viaggio mentale, attraverso le parole dei protagonisti. Ogni episodio trattava di un particolare Paese e di una storia legata a chi veniva intervistato. Questa nuova stagione si chiama "WANNA GO" e tratta di tutti quei luoghi dove non sono mai stato ma che un giorno vorrei visitare. Mi metto per una volta nei panni dell'ascoltatore che, con sincera curiosità si affaccia per la prima volta fantasticando di mete lontane.

 IN IRAN IN BICICLETTA CON ANTONIO DI GUIDA

Antonio è uno dei miei viaggiatori preferiti, lo ammetto. Simpatico, solare, benevolo con tutti e con un cuore grande come tutto il mondo. Un mondo che Antonio ha scelto di esplorare in bicicletta e proprio a "causa" sua ho iniziato anch'io con questa avventura l'anno scorso. Oggi lo oispito sul mio tuk tuk con cui andiamo a farci un giro in Iran, uno dei Paesi più affascinanti del globo. Tra culture lontane e persone generose non vedo già l’ora di partire per andare laggiù!

Se cerchi il libro di Antonio  lo trovi qui: 

  Pronto a salire sul Tuk Tuk e farti trasportare in Iran?Yalla, yalla, sali a bordo con noi! 

}

 Se ti sei perso la prima stagione di Tuk Tuk recuperala qui:

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