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Dark Tourism: visitare luoghi macabri come esperienza di viaggio

Chernobyl

Hai mai sentito parlare di dark tourism? È una vera e propria tendenza di viaggio, che è cresciuta molto negli ultimi anni e che non fa certo per tutti. Letteralmente traducibile come “turismo oscuro”, porta viaggiatori e turisti in luoghi associati a morte, sofferenza o disastri. Un’idea che a molti fa inorridire, ma che a qualcuno (sempre di più, per la verità) regala una scarica d’adrenalina e desta grande curiosità. Tantopiù ora, che le serie TV “The Dark Tourist” e “Chernobyl” hanno conquistato il popolo di Netflix.

Il dark tourism è un modo di viaggiare piuttosto controverso, dunque, da alcuni definito anche poco etico, ma che attrae sempre più persone a visitare luoghi in cui sono avvenuti episodi poco felici, come Auschwitz, Ground Zero o, appunto, Chernobyl. Ma scopriamo nel dettaglio in cosa consiste e quali sono le mete più battute.

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Cos’è il Dark Tourism

Il dark tourism, che possiamo tradurre con turismo nero, turismo oscuro o anche turismo del dolore, è una forma di turismo associata alla morte o alla tragedia, che consiste nel visitare quei luoghi che sono stati teatro di tragedie e morte (sebbene molto amati siano anche i cimiteri).

 

Si tratta di un turismo generato dalle conseguenze di disastri o eventi traumatici che vede sempre più persone interessate a recarsi in posti che ancora conservano quell’alone di atrocità, tristezza e dolore.

 

Il settore del “turismo nero” include per la verità uno spettro piuttosto ampio di preferenze: c’è chi ama praticarlo in modo estremo e serio, e chi ne apprezza il lato più “ludico”. Ovviamente, tutto dipende dalla meta scelta: un conto è prendere parte ad un ritrovo di zombie, un altro andare in un luogo in cui si è consumato un omicidio. Inoltre, ci sono viaggi dallo scopo educativo e sensibilizzante, che raccontano pezzi di storia e che sensibilizzano l'opinione pubblica affinché certe tragedie non si ripetano: basti pensare ai campi di concentramento, o al Museo della Pace di Hiroshima.

 

All’estremo opposto ci sono invece attività di natura più commerciale, come la partecipazione ad eventi a tema Jack lo Squartatore il cui scopo è far divertire il turista piuttosto che educarlo.

Perché il Dark Tourism è così popolare

Di dark tourism si parla sin dagli anni Novanta, ma è di recente che la sua popolarità ha raggiunto picchi elevati. Buona parte del merito va alla serie TV “The Dark Tourism”: il protagonista, un giornalista di nome David Farrier, in ogni episodio visita una destinazione diversa del dark tourism per cercare di capire cosa attrae le persone verso questi luoghi di dolore e morte. Anche dalla sua analisi viene fuori che per molti è esclusivamente il desiderio di approfondire un episodio storico e di avvicinarsi emotivamente a chi lo ha vissuto e subito, con lo scopo di comprendere meglio il passato e di riflettere sulla storia dei nostri tempi.

 

Un’esperienza turistica che ha molto più a che fare con l’aspetto educativo e culturale, piuttosto che col vivere un’esperienza di svago.

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Le destinazioni più amate dai dark tourist

Nell’ampia gamma di preferenze nel vivere un’esperienza di turismo nero, dalla più soft alla più cruda, si passa dai parchi di divertimento a tema splatter alle mostre dedicate a episodi oscuri della storia, fino ad arrivare a visite guidate a quelli che sono stati i reali scenari di disastri e tragedie.

 

Le destinazioni più gettonate sono:

●       Chernobyl, dove si è consumato uno dei peggiori disastri nucleari della storia;

●       Auschwitz, il più grande e micidiale campo di concentramento nazista;

●       Hiroshima, dove fu sganciata la prima bomba atomica della storia;

●       Memoriale 9/11, teatro di uno degli attacchi terroristici peggiori di sempre;

●       Killing Fields, 300 siti in Cambogia in cui oltre un milione di persone sono state uccise;

●       Berlino, con il suo muro che per decenni è stato l’emblema del regime socialista;

●       Rwanda, sede di uno dei più tragici genocidi della storia dell’umanità, avvenuto nel 1994;

●       Pompei, città sepolta con tutti i suoi abitanti in seguito all’eruzione del Vesuvio.

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Ho raccolto questo e tanti altri trucchetti da usare in viaggio nel mio manuale "IN VIAGGIO", edito da Rizzoli. Se vuoi partire per un viaggio in solitaria o semplicemente con il compagno/a, o ancora con gli amici in cerca di avventure troverai aneddoti di viaggio, suggerimenti e delle vere e proprie regole per vivere il viaggio stesso in maniera più consapevole e possibilmente risparmiando! 

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