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Le paure di un viaggio in solitaria

viaggiare da sola

Ascoltare la storie di altri ci permette di essere compresi e ci si rende conto di quanto la vita sia più bella quando si ha il coraggio di fare quel primo passo.

E’ capire che da sola, nonostante il tuo essere donna, puoi fare tutto perché anche quando sei di fronte a cose che non sai fare o che non hai mai affrontato, sai cavartela.

Come fare i conti con le nostre emozioni

Viaggiare in solitaria ti aiuta a capire che non bisogna avere paura del mondo e allo stesso tempo di non fidarsi di chiunque. Viaggiare da sola è un’esperienza di vita per la vita stessa, perché in qualsiasi situazione la vita ti porta ricorderai quel viaggio dentro di te e sarà sempre li ad incoraggiarti nei tuoi passi. Le mie paure in viaggio da sola le ho affrontate con la consapevolezza delle mie potenzialità e più sicurezza avrei riposto su me stessa, più sicurezza e maturità avrei espresso nei confronti di chi avrei avuto davanti.

Viaggiare da sola mi ha fatto capire che avrei potuto mescolarmi con molta facilità tra le persone locali se non vi erano differente somatiche evidenti. Ho acquisito maggior sicurezza con una tecnica da me inventata che è “l’essere camaleontici” ossia comportarsi come le persone locali e conoscere la loro lingua. Più si conosce la cultura della località in questione, più semplice risulta confondersi con le persone locali.

Uno dei vantaggi dell’essere in solitaria è che non avendo un dialogo in lingua madre con i nostri compagni di viaggio, siamo neutri e non risultiamo stranieri a primo impatto sempre se le nostre caratteristiche somatiche e abbigliamento non giochino a nostro sfavore. Da viaggiatrice in solitaria, mi sono detta che nel caso mi fossi sentita persa, avrei dovuto acquisire maggiore sicurezza e stringere amicizie con le persone del posto è un buon modo per esplorare e assaporare al meglio la nuova cultura.

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Sulle orme di un viaggio in solitaria

Ho fatto i miei primi viaggi da sola all’età di 16 anni quando decisi di partire per una vacanza studio, senza genitori e senza amici. L’unica cosa che sapevo era la meta e che avrei raggiunto un gruppo di altri ragazzi che, come me, avevano la passione per i viaggi o imparare una nuova lingua probabilmente. In questa prima esperienza non ero completamente sola ma oltre me stessa non conoscevo altro. Solo io e infinite strade e persone che avrei incontrato e con le quali avrei voluto passare del tempo di qualità ed esplorare al meglio la destinazione.

In questa prima esperienza posso dire che il brivido del nuovo si faceva sentire ma allo stesso tempo ero curiosa, di conoscere ma forse per la prima volta anche di scoprire qualcosa in più su me stessa visto che ero completamente fuori dalla mia confort zone. Crescendo ho anche affrontato viaggi completamente in solitaria e aver potuto conoscere meglio me stessa è stata una grandissima rivelazione e scoperta di questi viaggi.

La paura del viaggiare da soli termina una volta conosciute altre persone che viaggiano da sole.

Proprio in quel momento tutte le tue insicurezze e paure si mettono in pausa e ti fanno allargare ancora una volta la visione sul mondo, non sentendoti mai solo perché ovunque vai c’è una community piena di persone che la pensano come te e che hanno i tuoi stessi valori, pensieri ed ideali. Gli ostelli sono un ottimo modo per sentirsi a casa quando si è in viaggio da soli in quanto si possono creare tantissime connessioni e conoscere tante persone diverse e soprattutto del tuo stesso sesso in quanto è possibile scegliere la camera da condividere in base al genere. Prediligere luoghi “più turistici” e meno isolati è di sicuro una delle soluzioni migliori nei viaggi in solitaria. Inoltre è utile anche fare attenzione a non avventurarsi in alcune zone, sempre in base alla meta, la sera tardi o negli orari dove vi sono meno persone.

Un punto di vista tutto al femminile

Una prospettiva in cui ho avvertito di dover stare in guardia è stata proprio quando mi trovavo in Uber da sola in Cile. Non c’è nulla di male in quanto controllando la targa con l’applicazione si può verificare il conducente, allo stesso modo però non si conosce chi ci porterà a destinazione mentre quest’ultimo è a conoscenza delle strade e della località alla perfezione. E’ stato proprio nel momento in cui ho sentito la serratura della macchina chiudersi che ho avvertito un senso di insicurezza e iniziai a pensare al fatto che ero nelle mani del conducente in quanto non conoscevo le strade e non ero sicura che mi stesse portando nella destinazione da me richiesta.

Mi vennero in mente i “desaparecidos”, fenomeno purtroppo presente in Sudamerica, in quanto la compravendita di organi è ancora tristemente diffusa. Anni prima ero stata in Argentina ed ero rimasta molto colpita dagli aeroporti perché avevano dei monitor in cui trasmettevano le schede di persone scomparse, le loro caratteristiche e l’anno da cui mancavano. E’ stata una scoperta particolare, venir a conoscenza diretta con queste informazioni che prima di quel momento non mi era mai capitato di vivere in prima persona.

Nei viaggi in solitaria consiglio i mezzi pubblici come metro e bus rispetto a taxi e Uber in quanto è possibile ritrovarsi soli con i conducenti e quest’ultimi non sempre possono essere affidabili, anche questo consiglio può cambiare in base alla località in questione.

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I pro del viaggiare da soli

Se la paura di un viaggio in solitaria ti blocca pensa quante amicizie potrai farti lungo il cammino, infatti, da soli si ha la possibilità di conoscere molte più persone perché si tende a socializzare di più rispetto ai viaggi in coppia o di gruppo. Non conoscere nessuno quando si viaggia da soli, è praticamente impossibile, credo bisogna sforzarsi per non farlo accadere. Ogni persona ti vede con una luce nuova, sii la versione migliore di te stesso.

Un viaggio in solitaria può permetterti di essere te stesso al 100% e di scegliere cosa fare e visitare senza scendere a compromessi e secondo gli orari che preferisci. A volte non ci si rende effettivamente conto della nostra indipendenza affinché non ci si trova realmente soli con se stessi. E’ un’ottimo modo per mettersi alla prova, acquisire maggiore fiducia in sé stessi e realizzare un vero e proprio viaggio su misura che faccia al caso nostro. E’ l’occasione per progettare un’esperienza alla portata dei nostri interessi e andare alla ricerca di tutto ciò che ci piace senza il problema dei tempi e opinioni altrui.

Il viaggio in solitaria è brivido e adrenalina. Libertà di espressione e forte crescita personale.

 

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Commenti 5

Ospite - Patrizia il Giovedì, 28 Gennaio 2021 10:49

E' proprio vero che viaggiare significa uscire dalla propria zona di comodo, e te ne accorgi quando sali concretamente sul mezzo che ti porterà a destinazione... E mi piacciono gli ostelli, perché hanno una cucina e così posso fare la spesa.
Penso ci siano molti modi di viaggiare, io ho fatto soprattutto volontariato presso centri riconosciuti, il che mi ha garantito sicurezza in primis (una casa in loco e una famiglia di persone motivate).

E' proprio vero che viaggiare significa uscire dalla propria zona di comodo, e te ne accorgi quando sali concretamente sul mezzo che ti porterà a destinazione...:) E mi piacciono gli ostelli, perché hanno una cucina e così posso fare la spesa. Penso ci siano molti modi di viaggiare, io ho fatto soprattutto volontariato presso centri riconosciuti, il che mi ha garantito sicurezza in primis (una casa in loco e una famiglia di persone motivate).
Trip Therapy il Giovedì, 28 Gennaio 2021 11:06

Parole giustissime Patrizia! Io ho fatto volontariato sia in centri riconosciuti che in realtà locali, hanno entrambi i loro pro e contro! Buona vita!

Parole giustissime Patrizia! Io ho fatto volontariato sia in centri riconosciuti che in realtà locali, hanno entrambi i loro pro e contro! Buona vita!
Ospite - Patrizia il Giovedì, 28 Gennaio 2021 17:47

E buoni viaggi !!

E buoni viaggi !! ;)
Pamela il Giovedì, 28 Gennaio 2021 12:00

Grazie per la condivisione del tuo pensiero Patrizia! Poter fare la spesa e cucinare in una nuova destinazione è un piccolo modo per sentirsi subito a casa. Il volontariato oltre ad essere un bellissimo gesto è anche un'incredibile esperienza di vita, complimenti!

Grazie per la condivisione del tuo pensiero Patrizia! Poter fare la spesa e cucinare in una nuova destinazione è un piccolo modo per sentirsi subito a casa. Il volontariato oltre ad essere un bellissimo gesto è anche un'incredibile esperienza di vita, complimenti!
Ospite - Patrizia il Giovedì, 28 Gennaio 2021 17:51

Dico grazie a tante persone, a chi mi ha permesso di farmi le mie esperienze, e a chi mi ha accolto e capito.

Dico grazie a tante persone, a chi mi ha permesso di farmi le mie esperienze, e a chi mi ha accolto e capito. :)
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