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DA PIACENZA A ROMA DANZANDO TRA GLI APPENNINI

ARRIVO A ROMA

Stare chiuso in casa per quasi quattro mesi è stata veramentee dura per un viaggiatore seriale come me. Sono rientrato dall'Islanda il 19 febbraio e chi lo andava ad immaginare che il mondo poi sarebbe cambiato così tanto... Il paziente 1 di Codogno, quella cittadina così vicino alla mia Piacenza da farmi decidere precauzionalmente di non partire per il viaggio di gruppo del 25 febbraio in Sri Lanka. Pian piano, sempre più chiusi in casa tutti i viaggi programmati saltavano: Giappone, Korea, Cappadocia, Marocco, Indonesia, Sud Africa... 

 

Ma sono un viaggiatore! Mi son detto... e anche se si poteva solamente muoverci tra province ho cominciato ad alimentare dentro di me l'idea di rivoluzionare completamente il mio modo di viaggiare cambiandone le prospettive: la bicicletta. Era il mezzo perfetto per tornare a viaggiare in armonia anche con la natura e pur non sapendo nulla del mondo del ciclo viaggio mi ci sono buttato.

La mia bicicletta

Dopo qualche settimana di duro allenamento in provincia dove pedalavo su una mountain bike economica pesantissima ho avuto la fortuna di trovare un'azienda che credesse in questo progetto: Scott Italia. Con il gruppo Scott già collaboravo in veste di ambassador per i prodotti OR, Dolomite, Bach e Lizard ma appena hanno sentito dell'idea di girare l'Italia in bicicletta all'aperturta delle regioni mi hanno fatto avere una super bicicletta: la Speedster Gravel 30L. Ora senza più scuse, non restava che comprare alcune sacche per un opportuno bike packing e partire... 

Le prime tappe

Sabato 6 giugno sono partito da Piacenza nel pomeriggio con l'obiettivo di raggiungere Salsomaggiore Terme, circa 50 chilometri in falsopiano con leggera e costante salita. Ho raggiunto un caro amico e, meno di due ore dopo, mi sono ritrovato in tenda tra i boschi dell'Appennino godendo di uno straordinario tramonto e un'alba ancorra più gratificante. L'indomani dovevo raggiungere un altro amico a Ciano D'Enza per poi dormire insieme in tenda al Monte Vangelo. Le gambe giravano molto bene, ma il tempo iniziava a peggiorare e così abbiamo invece ripiegato su un bed & breakfast a Scandiano e una bella cena tra vecchi amici. Ricominciare finalmente a vivere di nuovo quelle situazioni che più ci sono mancate nei mesi di chiusura,  gli incontri con i vecchi amici e le cene insieme, che bella sensazione non darle più per scontate!

 

Gli Appennini

Dopo due giorni di fatto molto easy è quindi arrivato il momento di iniziare a svalicare i monti e dirigermi verso la Toscana. Non ho voluto strafare e mi sono fermato dapprima a Serra Mazzoni e poi a Vidiciatico, prima di passare a Orsigna a tributare un metaforico tributo a un gran maestro ispiratore: Tiziano Terzani. Le strade e la natura intorno iniziano a sedurmi, la bellezza che mi circonda insieme alla ritrovata sensazione di libertà che solo il viaggio è capace di restituirmi mi hanno fatto tornare a sentirmi vivo per davvero. Le salite hanno invece iniziato a picchiare duro, ma in compenso ho cominciato ad apprezzare anche la modalità di viaggio in bicicletta per le successive discese: qui sta la principale differenza tra camminare e andare in bici... Quando si svalica in bicicletta ci si gode una meritata discesa, quandi si fanno trekking spesso le discese sono massacranti per le ginocchia!!! 

 

Firenze deserta

Fin dalla mia partenza ho sempre cercato di evitare località conosciute, volevo riapproriarmi del viaggio come scoperta, libero di scegliere dove andare e cosa mangiare, senza un itinerario prestabilito. Le strade mi hanno portato tuttavia a Firenze e non ho saputo resistere al suo fascino oltretutto poiché, essendo un giorno feriale, il suo famoso centro storico era letteralmente deserto! Nessun turista e ancor meno fiorentini. Da un lato il privilegio agrodolce di poter godere di talune bellezze come se fosse una visita privata, dall'altra la mesta consapevolezza che questa visione privata è lo specchio triste del periodo che stiamo vivendo.

Tra i borghi più belli d'Italia

Lasciata Firenze mi sono diretto verso la zona del Casentino e il passo della Consuma che ricorderò a lungo... Quella salita è stata tuttora la salita che più ho sofferto in questo giro d'Italia! Il Casentino ha rappresentato anche l'inizio della via dei Borghi con la tappa a Poppi, ad Anghiari, a Città di Castello, fino a Urbino! Tutti questi chilometri e neanche una gomma bucata? Tutto è andato via liscio come l'olio? Niente affatto, anche se non ho mai bucato, nelle discese appenniniche sbagliavo completamente il modo di frenare tenendo premuto il freno posteriore. Avendo dei freni a disco questo comportamento ha fatto si che le pasticche si vetrificassero rigando completamente il disco posteriore. Arrivando a Città di Castello i freni fischiavano fortemente e così poco prima di Città di Castello mestamente ho cambiato il disco e le pasticche, senza aver più alcun problema.

 

Urbino e l'arrivo nelle Marche

Arrivare nelle Marche significa fare su e giu per le sue morbide colline ma significa anche arrivare finalmente al mare e godere di qualche tappa unicamente in pianura. Prima però ho sfruttato una mattinata piovosa per visitare una delle città rinascimentali più affascinanti al mondo. Vi consiglio sicuramente di passarci prima o poi e soprattutto non fatevi mancare la visita all'Oratorio San Giovanni, ricco di affreschi meravigliosi e dalla cui uscita, volgendo lo sguardo a destra si può scorgere uno degli scorci urbani più belli - e fotografati - della città. Sceso al mare, incontrato a Fano, ho deciso di volgere la bicicletta verso Ancona e il Conero, luogo ideale per montare la mia tenda e trascorrerci la sera del mio 39mo compleanno.

 

 

Le Marche tra mare, borghi e montagna

 

 Sveglia all'alba, bagno alla baia di Portonovo e poi giù verso l'infinito lungomare adriatico che mi ha portato finno alla Riviera delle Palme a Grottammare dove finalmente ho potuto riposare un po’ le mie ginocchia ma senza stare mai realmente fermo perché proprio qui sono partito alla volta di cossignano, un piccolissimo borgo marchigiano, Grattammare vecchia, un'autentica perla, ma soprattutto gli straordinari Monti Sibillini, senza ombra di dubbio uno dei luoghi più belli e selvatici d'Italia. Fermarmi qui mi ha permesso di allenare le gambe nuovamente ai trekking infgatti di lio a poco ne avrei iniziato uno nuovo della durata di 5 giorni... 

L'arrivo in Abruzzo

Ho trascorso un paio di giorni tra Teramo e L'Aquila, godendo dei morbidi paesaggi collinari ma anche dell'altopiano dove si trova Rocca di Mezzo, una piccola valle poco conosciuta ma davvero entusiasmante a livello scenografico. L'Aquila è stata una sorpresa mista tra piacere e dolore: indubbiamente è una città molto affascinante e soprattutto molto giovane grazie alla sua università, quello che non mi aspettava è che fossero ancora così indietro i lavori di ricostruzione essendo passati ben 11 anni dal terribile terremoto.

 

Il cammino dei briganti

Era uno dei miei più grandi e stimolanti obiettivi di questo giro d'Italia ovvero arrivare a Tagliacozzo, lasciare la bicicletta ed iniziare a peercorrere a piedi il famoso Cammino. Soddisfazione a metà perché se da un lato la natura di questo territorio che danza tra Lazio e Abruzzo è strabiliante purtroppo alcuni atteggiamenti umani lasciano quantomeno perplessi. Di sicuro si sta perdendo una clamorosa opportunità, la speranza è che i camminatori possano nel tempo guadagnarsi maggiore rispetto, specialmente chi è in tenda! 

Roma, finalmente 

 Ed eccola li, a circa 100 chilometri da me, dopo 5 giorni di cammino tra i briganti e quasi un mese a pedalare all'orizzonte appare la Capitale, ancora orfana di turisti e visitatori e per questa ragione proprio come Firenze, tappa privilegiata dove ho potuto godere della città nel suo periooodo migliore senza affollamenti. È un caldo pomeriggio di giugno quello in cui giungo al Colosseo e chiudo questa prima avventura in bicicletta della mia vita. Prima ma non certo ultima perché non appena le temperature si placheranno un po’ tornerò presto a pedalare, magari in Sicilia...

 

 

 

Location (Map)

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