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Conquistati ogni giorno un nuovo orizzonte.

Manipur

Tutto immaginavo nella mia vita tranne passare il Natale nella regione del Manipur indiano.
Qui, in una fattoria organica, sono stato accolto come uno di famiglia e ho passato uno dei natali più strani che potessi immaginare.
Mi manca la mia famiglia, i miei amici e le persone più speciali della mia vita.

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29 Dicembre 2014 Diario di bordo: Italia

Myanmar sunset


Sono a casa, in Italia.
Raggiunto Bangkok in fretta e furia sono dovuto tornare.
Purtroppo è un brutto momento per me e per la mia famiglia.

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L'incontro con Charlie, un irlandese divenuto Baba

With Charlie Baba

Durante la mia esperienza in Nepal ho avuto l'opportunità di conoscere Charlie, un ragazzo irlandese che ha messo radici a Kathmandu. Vive nella capitale nepalese da circa dieci anni e durante il mio ritorno in questa nazione sono stato ospite a casa sua per un paio di giorni, ora sulle montagne dell'Himalaya. Qui ha un umile dimora, quattro mucche, tanta terra da coltivare e anche qualche cucciolo di cane.

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Diario di bordo 18 Dicembre 2014: Aggiornamento dalla frontiera.

Frontiera India Birmania



Moreh, stato del Manipur, zona nord est dell’India: Questa cittadina ha due facce, quella indiana e quella birmana che si chiama Tamu. È una frontiera mitica per i viaggiatori e non solo. Qui passò la famosa “Road to Mandalay” di Kipling, qui passò Terzani, qui passano tutti giorni trafficanti di droga e armi tra Cina, Birmania e India. È una frontiera sensibile, ufficialmente aperta da qualche mese, ma chiusa di fatto. I controlli sono serrati e non c’è traccia di occidentali. Quando ho richiesto il visto birmano a Kathmandu sapevo che qualche occidentale in passato era riuscito ad attraversarla e la risposta dell’ambasciata fu chiara: questi viaggiatori erano riusciti ad entrare corrompendo i soldati al confine.

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L'utopia è come l'orizzonte: cammino due passi e si allontana due passi.

Patan

L'utopia è come l'orizzonte: cammino due passi e si allontana due passi.
Cammino dieci passi e si allontana dieci passi. L'orizzonte è irraggiungibile.
E allora a cosa serve l'utopia? A questo: serve per continuare a camminare"

E.H. Galeano

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Il frutto degli angeli…

Il frutto degli angeli…
A cura della Dr.ssa Alessandra BosettiDietista ClinicoClinica Pediatrica – A.O. Luigi Sacco, MilanoLa papaya (Carica papaya)Si presenta come un piccolo albero poco ramificato a fusto alto sino a 5–10 m. Il tronco, anche negli esemplari maturi, ha una consistenza tenera, poco legnosa, e presenta cicatrici prodotte dalla crescita e caduta delle foglie superiori. La linfa è di consistenza lattea e tossica allo stato naturale per l'essere umano, potendo produrre irritazioni allergiche al contatto con la pelle.I frutti hanno una consistenza delicata e una forma oblunga e possono essere di color verde, giallo, arancio o rosa. Possono pesare fino a 9 kg. Per esigenze di commercializzazione nella maggior parte dei casi non devono pesare più di 500 o 600 g, specialmente nelle varietà di piante nane, molto produttive e destinate generalmente alla esportazione, per essere più trasportabili e durare di più dopo la raccolta fino al momento del loro consumo. La dimensione dei frutti diminuisce in funzione della età della pianta. I frutti e i fiori si trovano in grappoli subito sotto la inserzione dei piccioli delle foglie palmate. La pianta non è esigente in quanto ai suoli, potendo svilupparsi in qualunque terreno abbandonato o perfino in grandi vasi. È una delle piante più produttive in relazione alla sua dimensione perché fiorisce continuamente e ha sempre allo stesso tempo fiori e frutti. Lo sviluppo dei frutti causa la caduta delle foglie inferiori, quindi i frutti sono sempre allo scoperto rispetto alle foglie, esposti alla luce solare.La papaia è conosciuta come frutta da consumo, tanto come frutto intero che come frullato e dolce (elaborati con frutta verde bollita con zucchero), e ha alcune proprietà notevoli per facilitare la digestione degli alimenti di difficile assimilazione.Il frutto, di grandi dimensioni, ha un uso simile ad un melone allungato ha una polpa dolce e profumata e semi mangerecci, gelatinosi, piccanti della dimensione di un pisello.In Thailandia il frutto acerbo, tagliato a julienne, serve come base per il Som Tam (thai: ส้มตํา) nota come "papaya salad". Nelle Filippine, dove gli alberi di papaya sono spesso coltivati nei pressi delle abitazioni, il frutto viene regolarmente consumato fresco e utilizzato come ingrediente per la preparazione di numerosi piatti locali come l'atchara, ilumpia e in diverse ricette di pollo e maiale. Dalla papaia si estrae la papaina (come l’ananas) principio attivo con funzione proteolitica (utile nei pasti iperproteici).Contrariamente alla credenza popolare esso non favorisce il dimagrimento, ma la semplice digestione delle proteine.Di questo enzima se ne producono più di 1000 tonnellate annuali nel mondo e viene usato nella fabbricazione di birra, cosmetici e nell'industria alimentare. La papaina è impiegata anche per ammorbidire le carni: nei barbecue si usa il succo che fluisce tagliando la corteccia della papaia verde per versarlo sopra la carne, rendendola molto tenera e succosa.E’ quanto suggerito da uno studio del BS, Agriculture and Agribusiness Department dell’Università di Karachi, in Pakistan.Lo studio, condotto principalmente da KU - Mariam Naseem e Muhammad Kamran Nasir, si è focalizzato sui semi di papaya che sono considerati ricchi di flavonoidi e polifenoli – note sostanze antiossidanti – che, tra l’altro, proteggono dalle infezioni batteriche.Le sostanze contenute nella papaya, spiegano gli autori al Pakistan Daily Times, prevengono le disfunzioni renali e possono liberare l’intestino dai germi. Per esempio, i ricercatori, riportano come in Nigeria sia stato possibile liberare il 76,7 per cento dei bambini da vermi e batteri nocivi intestinali.Questo frutto è molto ricco di antiossidanti come selenio, flavonoidi, carotene, provitamina A; i carotenoidi in particolare sono presenti in quantità superiore al Pompelmo, all'Avocado, alle Arance, al Kiwi, e persino alle Carote. I principali carotenoidi sono il Licopene e la B-criptoxantina, che insieme agli altri antiossidanti proteggono le cellule dai radicali liberi, responsabili dell'invecchiamento cellulare, che può causare gravi malattie degenerative. I flavonoidi regolano la permeabilità delle pareti dei vasi sanguigni, quindi sono importanti per il microcircolo e per la circolazione in generale. La Papaya è molto ricca anche di minerali, quali potassio, magnesio e calcio in forma organica, assimilabile, e di enzimi che tanta importanza rivestono in tutte le razioni chimiche che avvengono nel nostro organismo, e che senza di essi non si potrebbero verificare in modo compatibile con la vita. In uno studio recente pubblicato su Archives of Ophthalmology si dimostra che il consumo di 3 porzioni di papaia fresca al giorno, possono ridurre il rischio di ARMD di degenerazione maculare età-correlata, la prima causa di riduzione della vista nella popolazione anziana.Esiste in commercio un “complemento alimentare funzionale”o Nautraceutico, di papaia fermentata (l'FPP® - Fermented Papaya Preparation - (o Immun'Âge®) la tradizione giapponese che vanta grande esperienza nelle tecniche di fermentazione, applicate all'alimentazione ed alla farmaceutica, ha suggerito la formulazione di questo alimento funzionale dalle proprietà antiaging e protettive.La lunga bio-fermentazione, della durata di 10 mesi, è la condizione essenziale per conferire alla materia prima queste proprietà: grazie a questo processo si ottengono nuovi componenti che non si limitano ad agire da “spazzini” di radicali liberi ma ottimizzano anche le funzioni del sistema antiossidante endogeno dell’organismo, proteggendo le membrane cellulari e il DNA dallo stress ossidativo.questa Altre indicazioni al consumo di papaia: digestione lenta, disturbi di tipo dispeptico come flatulenza, gonfiori intestinali, pesantezza postprandiale, soprattutto dopo pasti proteici abbondanti; stati di intossicazione da tossine e sostanze di scarto; invecchiamento precoce. carta di identità nutrizionaleEnergia: 28Kcal Protidi: 0.40gLipidi: 0,10gCHO: 6,90 g di cui solubili: 6,90g* attenzione: il succo di papaia ha un elevato IG Fibra alimentare: 2,30g
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L'India e il diabete: un rapporto difficile

Mumbai

Tre mesi in India. Tanto è durata la mia avventura in questo meraviglioso paese. Spiritualità orientale e tanta energia positiva, culture e religioni diverse, così come cibi e abitudini.
Ma attraversarla da est a ovest e poi da nord a sud ha significato, per la prima volta in questa mia avventura, entrare in contatto con persone diabetiche. Il diabete, soprattutto quello di tipo 2, qui è diffusissimo.

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La felicità non è uno stato a cui arrivare, ma un modo di viaggiare

Varanasi


Non dimenticherò mai i tramonti indiani.
Sono diversi da qualunque altro tramonto. L'aria è evanescente e si colora di rosa per circa mezz'ora, prima di voltare all'arancio e al rosso. Probabilmente il paesaggio e le condizioni climatiche dettano questa atmosfera. È possibile vederli ovunque, eccetto nelle isole e in montagna. I miei preferiti sono stati quelli visti attraverso le grate dei finestrini dei treni. Quando attraversavo le campagne, tra palme e risaie. Le donne al lavoro, cariche sulla testa. I bambini a giocare sui binari ad esplodere di gioia e saluti quando il treno passava.

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Seconda stella a destra, questo è il cammino...

Isole Andamane

Seconda stella a destra, questo è il cammino…

Quando ero piccolo una delle mie favole preferite era quella di Peter Pan. Non tanto per la figura in sé dell’eterno ragazzo, quanto piuttosto per l’immacolata Isola che non c’è. In molte storie d’infanzia esistono luoghi di questo tipo: il paese dei balocchi, oppure la fabbrica di cioccolato, o ancora le case di zucchero e marzapane. Nulla aveva mai attratto la mia immaginazione come l’isola di Capitan Uncino.

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La Varanasi del sud

Gokarna

Centocinquanta giorni. Tanti ne sono passati dal giorno della mia partenza. Da Piacenza, piccola città emiliana fino a Mumbai, metropoli da 17 milioni di persone sulla costa ovest dell’India. Attraverso mezza Europa fino in Russia. E poi la Mongolia e la Cina, il Tibet e il Nepal. Dalle steppe asiatiche alle montagne himalayane, desertiche sul versante tibetano, verdi e lussureggianti su quello nepalese. E poi la Ganga, il suo scorrere lento e sacro, la giungla e le risaie.
Finalmente dopo tanta terra e polvere sono arrivato ad un passo dal mare, di fronte all’oceano indiano.

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Il nuovo sensore Abbott FreeStyle Libre... Direttamente dalle isole Andamane!

Quando ho iniziato a pianificare la mia avventura uno degli aspetti più critici era la gestione del diabete.
È inutile nascondersi dietro a un dito, le preoccupazioni erano tante.
Come già detto più volte il supporto del mio diabetologo, il dottor Genovese dell'IRCCS Multimedica di Milano, è stato di fondamentale importanza.

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L'eternità qui, come scintilla

Ellora


Arrivo a Mumbai all'alba, dopo un viaggio interminabile da Udaipur, passando per Indore. Circa due giorni e mezzo di viaggio per essere catapultato nel sud dell'India.
Mumbai è gigantesca, sono circa 17 milioni i suoi abitanti. Le strade sono pulite e qua e là si intravedono vecchi palazzi coloniali.

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18 Ottobre 2014 - Diario di bordo

Chennai

Eccomi qui, a Chennai. Quando guardo questa cartina del mondo in cui ho attraversato mezza Asia senza neanche un aereo mi vengono i brividi.
Tra poco salperà la barca che mi porterà in circa 60 ore alle isole Andamane.
Sono isole incontaminate più vicine alla Thailandia che all'India.
È per questo motivo che questo potrebbe essere il mio saluto a questa meravigliosa nazione.

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Noi camminiamo attraverso noi stessi, incontrando ladroni, spettri, giganti, vecchi, giovani, mogli, vedove, fratelli adulterini, ma sempre incontrando noi stessi

Udaipur with Lokesh


Esistono persone che hanno poco o nulla con cui vivere. Lokesh è una di queste persone. È un artista nella città di Udaipur, famosa per una particolare tecnica di pittura in miniatura. Con pennelli fatti in peli di scoiattolo disegna leggero con piccoli tocchi finissimi. È smilzo e ha occhi grandi e malinconici.

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THE WILLING SUSPENSION OF DISBELIEF FOR THE MOMENT

Bikaner

Il Rajasthan è una delle aree più famose di tutta l'India. Sono arrivato qui all'alba dopo l'ennesimo treno notturno.
L'impressione è stata subito di stupore. Visito dapprima Pushkar, un piccolo villaggio sulle sponde di un lago sacro ricca di bellissimi templi e carica di atmosfera bohémienne. Il paese è piccolo, non ci sono tuk tuk e finalmente pochi clacson la sera. È stato divertente perdersi in quelle stradine diroccate. Ho potuto così godere di templi e botteghe artigiane come gioielli nascosti.

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L'intervento del Dr.Genovese @EASD 2014 - vienna

L'intervento del Dr.Genovese @EASD 2014 - vienna

Vi riporto l'intervento del Dott.Stefano Genovese al convegno europeo del diabete a Vienna lo scorso 15 settembre. Dal minuto 14:22 lo sentirete parlare del mio caso e del progetto TripTherapy.

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al confine con il pakistan

Pakistan Border

Al confine tra India e Pakistan, tutte le sere al tramonto, va in scena uno spettacolo che sembra di essere in curva allo stadio! Non ho capito se alla fine si amano o si odiano, ma di sicuro è una delle cose più strane che abbia mai visto!
Check it out!

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Quello che non hai mai visto lo trovi dove non sei mai stato

Amritsar

Sono ad Amritsar, nello stato del Punjab, al confine con il Pakistan. La città è sacra alla popolazione Sikh e qui vi è un posto magico e spettacolare: il Golden Temple. Un tempio dorato e galleggiante in mezzo ad un lago d'acqua sacra chiuso da mura in marmo bianchissimo. Pulito e puro, un immagine da lasciare senza fiato.
In tutto il Punjab vi è la più grande concentrazione di credenti Sikh al mondo.
Un Sikh lo riconosci subito: barba folta, baffi all'insù, turbanti colorati in testa. Sono eleganti e hanno classe oltre a stile. Portano sempre con sé un coltello e un pettine, mentre hanno al braccio un braccialetto di metallo e indossano grossi mutandoni.

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Comunque scegliate di arricchire la vostra esperienza di un luogo, provate sempre cose nuove. E continuerete ad imparare.

Rishikesh

1968, Rishikesh, Uttarakhand, India.
Tutto il mondo e la contro cultura giovanile di quegli anni guardava con attenzione a questa località dispersa ai piedi dell'Himalaya sulle rive di una Ganga poco più che un torrente.
I Beatles, all'apice della loro carriera, avevano deciso di isolarsi dal mondo per quattro mesi ritirandosi nell'Ashram del guru Maharishi Mahesh Yogi. Si conosce oggettivamente poco di quell'esperienza intima e introspettiva dei Fab Four. Come sempre girano storie e leggende.

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Andare dal barbiere in India...

Baba the cosmic barber

Sono partito che non volevo tagliarmi nè i capelli, nè la barba per tutti i 1000 giorni di viaggio...

Ma non potevo privarmi dell'esperienza di Baba, the Cosmic Barber a Pushkar.

Date un'occhiata!

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