Cusco è senza ombra di dubbio uno dei luoghi dell’America Latina a cui sono più legato. È stato uno di quei punti nevralgici del mio giro del mondo, uno di quei punti che separano nettamente un prima da un poi.
L'atmosfera di Cusco
Non che sia successo alcunché di eclatante, intendiamoci, ma credo sia stato il fermarmi a lungo e il vivere la città sulle Ande dove lavoravo in un ostello, che ho avuto occasione di rivedere e visitare dopo tre anni, e tornandoci ho rivisto tanti amici e rivivere le magiche vibrazioni della Plaza de las Armas.
Cusco è una città vibrante, sono tante le persone che ci vivono e altrettante quelle in transito, tra Machu Picchu e il lago Titicaca. Nonostante sia un luogo turistico Cusco mantiene la sua anima, quella dell’antica capitale dell’impero inca, dove infatti gli spagnoli avevano fissato la loro base strategica ed economica. Oggi è ancora così, sospesa tra rovine Inca che si possono trovare anche per la strada, e la forte presenza del colonialismo spagnolo tra chiese e monasteri.
Cusco per me
È un luogo di viaggiatori, turisti, viandanti, artisti, indigeni e di una subcultura moderna della società peruviana. Appoggiata a 3700 metri sul livello del mare con splendide montagne alte fino a 5000 metri tutte intorno. L’avevo conosciuta d’estate quando il paesaggio circostante è verde per le abbondanti piogge, ma il cielo è ben grigio. L’ho ritrovata in inverno, quando le montagne sono grulle e ocra, ma il cielo è blu intenso, con grasse e bianche nuvole a completare il quadro. La temperatura quindi è sempre fresca e frizzante e la notte il suo essere cosmopolita fa si che, se si vuole, si può non andare mai a letto, al ritmo di salsa, reggae e ormai anche hip hop.
Cusco è una città che va vista e anche un po’ vissuta per comprenderla, occorre prendersi del tempo per se stessi e sedersi semplicemente sui gradini della sua cattedrale e osservare la gente passare, percepirne le voci e distinguerne i colori. Dalla mami indigena con i suoi vestiti colorati e il cappello a tuba o bombetta, fino al viaggiatore con la sciarpa peruviana e il tipico cappello colorato copri orecchie.
Cusco è questo, un'immensa miscela del concentrato del mondo: forse proprio per questa ragione io ne sono così innamorato.