arequipa

Di tutto il Sudamerica porto nel cuore la musica e le feste colombiane, le notti in tenda nella Patagonia, le ore passate ad aspettare un'auto in Cile facendo autostop, le notti brave a Buenos Aires, i colori del Brasile, ma anche e soprattutto la natura delle Ande in Perù. Questo principalmente il motivo per cui ho scelto di tornare in quelle terre con l'ultimo viaggio di gruppo: tre settimane intense, meravigliose, alla scoperta di uno dei luoghi più belli e pittoreschi di tutta la terra

 Dopo un lungo viaggio intercontinentale siamo atterrati a Lima, la capitale, ma nonostante agosto sia il periodo migliore per visitare il Perù, questa città ci ha accolto con una pioggia leggera e un cielo grigio che lasciava ben poche speranze. Ci siamo consolati con dell'ottimo cibo, tra cui il famoso cheviche, prima di spostarci verso il cuore pulsante di questo coloratissimo paese.

Le ande

Sì, il Perù è uno degli stati al mondo più vasti ma è in gran parte desertico e nonostante sia anche questa parte spettacolare il meglio lo riserva la catena montuosa andina che si staglia fino a 6000 metri di altezza.  Già al nostro arrivo ad Arequipa dobbiamo iniziare ad acclimatarci perchè l'altitudine inizia a pesare, ma ad attenderci cieli blu, nuvole bianche e grasse e poi i giganti delle Ande tra cui spicca il vulcano Misti. La città ci accoglie nel suo splendore il giorno della festa della chicha, ovvero una bevanda ottenuta grazie alla fermentazione del mais, simile ad una birra color amarena, ma il cui gusto è dolciastro. Imperdibile nella città bianca la visita al monastero di Santa Catilina, una sorta di città nella città con i suoi colori specialmente la parte cobalto. 

La valle del Colqua

Dove le Ande iniziano a dipingere i loro capolavori è la vicina valle del Colqua e il suo canyon dal cui mirador si possono ammirare da vicino i condor. È una valle punteggiata di piccoli villaggi con chiese coloniali e ricca di terrazzamenti dediti all'agricoltura, ma non solo, anche tanto allevamento di... lama e alpache, ovvero gli animali tipici di questa zona dalla cui lana si ricavano maglioni e cuffie che ci hanno permesso di tenerci bene al caldo perchè nonostante il tempo meraviglioso eravamo pur sempre ad oltre 4000 metri durante l'inverno dell'emisfero australe!  Ovviamnete sono iniziati anche i primi insediamenti Inca che non abbiamo minimamente tralasciato, anzi, la cultura locale è sempre parte integrante dei miei viaggi, ma per quella ci diamo appuntamento al prossimo video!