Phi Phi and Similan Island

Durante i miei viaggi mi è capitato spesso di voler evitare le gran masse turistiche. Chi mi conosce sa anche che per un certo periodo ho proprio demonizzato i turisti stessi.

Ma è viaggiando, macinando chilometri su chilometri che la mente si apre e diventa radicale ma flessibile nel contempo.

Arrivai cosiì anch'io all’ovvio punto in cui mi resi conto che non ero nessuno per giudicare.

Quel punto in cui compresi che, al giorno d’oggi, per poter ammirare i più grandi capolavori dell’architettura, i templi più spettacolari, le cascate più emozionanti, i paesaggi struggenti dovevo inevitabilmente confrontarmi con la massa e la visione privata non era più possibile. Questo é figlio della globalizzazione, del mondo sempre più piccolo, dell’informazione 2.0, dei mezzi di trasporto sempre più veloci.

 

In Thailandia non era differente

Quando viaggiai in Thailandia, per ben cinque volte, rifiutai l’idea di muovermi verso Phuket, Phi Phi Island e le Similan proprio a causa dell’eccessivo turismo. Complice uno scalo a Bangkok di una settimana sulla via del ritorno a casa dal Nepal ho invece deciso quest’anno di visitare proprio quell’unica parte della terra del sorriso che mi mancava.

Giungo a Phuket di notte e la città originale della zona mi colpisce per le sue architetture coloniali che mai mi sarei aspettato dalla Thailandia, così faccio un giro per le vie del centro e percepisco che forse questa località potrà ancora stupirmi.

Il giorno dopo mi sveglio di buon mattino e raggiungo il porto e lì ovviamente incomincio ad incrociare centinaia di turisti. Ne sono consapevole e mi godo la traversata ammirando il mare delle Andamane e il suo color verde smeraldo. Attracchiamo a Phi Phi e qui non si sprecano casermoni di cemento per ospitare le persone. Continuo a non curarmene, d’altronde questo luogo è il più famoso della Thailandia, è come sperare di passeggiare per il Colosseo o per Venezia indisturbati.

Tuttavia finalmente posso permettermi qualche sfizio in più rispetto al giro del mondo quindi decido di prenotare l’escursione a Maya Bay con l’unica compagnia che offre il pernottamento in rada nella baia: è caro, ma quella spiaggia e soprattutto il film che qui vi hanno ambientato ha profondamente inciso sulla mia vita e le mie scelte quindi voglio giocarmi le uniche carte possibili per poter godere della spiaggia con poche persone, ovvero l’alba e il tramonto.

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Una scelta azzeccata

Sebbene fosse l'escursione piuù cara, ad oltre 100 dollari, la scelta mi ha ampiamente ripagato, infatti giungiamo a Maya Bay a poche ore dal tramonto giusto in tempo per vedere migliaia di turisti andarsene e tornare verso Phi Phi. Noi no, noi rimaniamo a goderci il sole calare nel mare tra le rocce di questa meraviglia naturale. L'acqua smeraldo, la sabbia fine, la giungla alle mie spalle e le immagini di quel film girarmi nella testa. La notte nuotiamo tra il plancton e in una spiaggia limitrofa faccio pure conoscenza fin troppo diretta con un cobra reale per fortuna senza conseguenze. 

La notte si fa festa sulla barca, d'altronde è popolata da tantissimi backpackers poco piuù che ventenni che pensano piuù ad ubriacarsi che a godere del momento magico. Non me ne curo e mi metto a dormire sotto le stelle sul ponte. 

L'alba a Maya Bay

Quando il sole aleggia all'orizzonte i pochi superstiti senza conseguenze da sbornia e il sottoscritto prendiamo la barchetta che ci porta in spiaggia e finalmente posso scattare foto e nuotare in quelle acque con meno di venti persone intorno a me. L'estasi dura poco piuù che mezz'ora, quando la sagoma del sole incomincia a profilarsi arrivano anche i rumori delle barche a motore che piano piano iniziano ad affollare La Spiaggia.

Sono già molto felice, mi è costato molto di piuù ma almeno ho potuto godere di questa meraviglia senza il disturbo di tanta gente. 

IMG 8486Direzione Isole Similan

Il giorno dopo parto e, sulla scorta dell'esperienza di Phi Phi, decido di pernottare anche alle isole Similan. Fortunatamente il costo non è eccessivo come quelli proposti a Maya Bay, ma qui l'affluenza è totalmente fuori controllo: è una meta diventata ormai estremamente popolare in Cina e tantissimi turisti provenienti da quella terra hanno ormai conquistato queste isole. Isole magiche, con un'acqua cristallina e tantissimi pesci tropicali e cosiì per sfuggire alla massa mi immergo sott'acqua regalandomi una immersione subacquea memorabile. Anche in questo caso il tramonto e l'alba successiva sono impressionanti per pace e bellezza anche se al costo di parecchi verdoni. 

In conclusione credo ci si debba rassegnare, i luoghi piuù belli della terra sono ormai assaliti dal turismo e l'unico modo che si ha per poterne godere in pace è fare delle levatacce oppure mettere mano al portafoglio. Detto questo però, almeno una volta nella vita, meritano di essere viste e vissute. 

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