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Dovevo arrivarci dalla Thailandia e dalla confinante Cambogia per attraversarlo con mio padre, da sud a nord prima di volgere verso il Laos e poi la Cina, ma poi il destino della Vita mi ha voluto mettere i bastoni tra le ruote e complice un dovuto e forzato rientro a casa di alcune settimane e un cargo mercantile pronto a salpare da Hong Kong ho dovuto saltare questo paese così affascinante.

 

IL VIAGGIO DELLA #BACKPACKERSACADEMY

E così eccomi qua, tre anni dopo, a colmare quel vuoto sulla cartina, ad esplorare quello che a tutti gli effetti è uno degli stati più belli e affascinanti del Sud Est asiatico.

L’ho vissuto con un compagno di viaggio d’eccezione, che questa esperienza ha trasformato in un caro amico e non solo “collega”. E ho avuto la gigantesca fortuna di viverlo con una compagnia di ragazzi e ragazze fantastici con cui fin dal primo istante si è creata una sintonia unica e un amalgama invidiabile. Ognuno con la sua storia, le sue esperienze, la sua vita ad arricchire i giorni spensierati passati tra quelle terre.

Quelle terre che trasudano storia e cultura, quelle terre che mi hanno accolto con un sorriso difficile da descrivere e raccontare. I sorrisi dei bambini, della gente locale, dei passanti, dei venditori, dei ragazzi in viaggio con noi. Il sorriso del Vietnam è diverso, è realmente genuino.

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LA CITTÀ IMPERIALE DI HUÈ

Durante questo viaggio di gruppo sono state tante le località che abbiamo voluto conoscere ed assaporare, e tra le tante città Huè è stata quella che più mi ha colpito per la sua storia. Un passato imperiale importantissimo che si può toccare con mano visitando le sue tombe monumentali degli imperatori oppure camminando dentro le mura della sua Cittadella, nel centro della città. Quelle mura sono perfettamente conservate e ospitano al suo interno templi, pagode, porte colorate e piazze meravigliose, oltre alla città proibita dove viveva solo la famiglia reale e i suoi fedeli servitori. La colonizzazione francese prima e la dilaniante guerra del Vietnam contro gli americani poi ha devastato gran parte di queste antiche costruzioni ma fortunatamente tanto è stato ricostruito e preservato. Il suo fascino resta intatto e immaginarsi tra quelle vie questo passato glorioso ha stuzzicato più volte la mia fantasia.

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IL PARCO ACQUATICO ABBANDONATO

Ma non solo monumenti storici, nei dintorni di Huè vi è un luogo pazzesco che mi ha permesso di divertirmi come un bambino, ovvero il suo parco acquatico abbandonato! Su segnalazione di un altro grande viaggiatore seriale come Ale di Journey24 ci siamo ritrovati ad entrare di frodo dentro un bosco che portava ad un lago dove campeggiava su di un isola un immenso dragone di cemento. Tutta l’area è abbandonata da anni e ormai lo stesso dragone è ricoperto di scritte e murales che danno un tocco molto berlinese al sito. Si può facilmente salire fino alla bocca del drago ma l’intera struttura è molto malmessa e quindi piuttosto pericolosa, quindi sconsiglio di arrampicarsi fino sulla testa anche se, devo ammettere la tentazione era fortissima. Complice il caldo torrido e il buon senso abbiamo desistito. Sono sempre stato affascinato dai luoghi abbandonati e devo ammettere che questo è indubbiamente uno dei più interessanti mai visitati in tutta la mia vita!

 

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LA REGIONE DI SAPA

Il nostro viaggio in Vietnam si è sviluppato attraverso tutto il nord ed il centro del paese e nelle prossime settimane vi racconterò tanto altro ma ora voglio raccontarvi di un luogo magico e surreale come le risaie della regione di Sapa. Dichiarate Patrimonio dell’umanità UNESCO mi hanno letteralmente catapultato per un attimo nel mio amato Nepal poiché i paesaggi sono estremamente simili. Questa regione nel nord, al confine con la Cina, è disegnata dai tantissimi terrazzamenti di risaie che generano un quadro sinuoso dai colori verde smeraldo, giallo e ocra. A risaltare tra questi i colori sgargianti delle donne, instancabili lavoratrici, proprio come in Nepal, di quegli appezzamenti agricoli. Un momento imperdibile è il mercato della domenica, dove le oltre sessanta etnie si riuniscono a Bac Ha per vendere i propri prodotti. È un appuntamento diventato ormai troppo turistico ma conserva ancora tanta autenticità, a partire dal mercato degli animali per arrivare a quello del cibo, risente invece tantissimo della presenza di occidentali quello riguardante gli oggetti di artigianato e le manifatture.

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Se vuoi partecipare ad un viaggio di gruppo della #BackpackersAcademy trovi tutte le info sul mio sito: www.triptherapy.net/backpackers-academy

 

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