Cascate del Niagara

Dopo la linea ferroviaria più lunga al mondo, la Transiberiana, ad un anno di distanza scopro di percorrere l'autostrada più lunga al mondo: la Trans Canada highway.
È una strada lunga la bellezza di 8030 chilometri che attraversa tutto il Canada, da Victoria fino a Saint John's.
Nel mio caso l'ho percorsa da Vancouver a Calgary prima e poi fino a Toronto per la bellezza di 3.303 chilometri.


Da Ovest a Est attraverso uno degli Stati che più mi ha colpito in questo giro del mondo.
Avrei voluto approfondirlo maggiormente, ma purtroppo il Nordamerica è decisamente costoso e quindi alcune scelte sono state obbligate.
Come passare 56 ore su un bus per raggiungere la capitale dello stato dell'Ontario: Toronto.
Un viaggio duro, ben più duro della più famosa Transiberiana.
Fuori dal finestrino immense pianure, e poi boschi e laghi. La natura canadese è davvero impressionante e l'uomo, con la sua minima presenza è relegato ad un ruolo di attore non protagonista.
Ma l'arrivo sulla costa est ribalta completamente tutto ciò.
Toronto è una città molto americana, per nulla europea. Il cemento la fa da padrone in un contesto che non permette la sublimazione delle opere architettoniche come invece avviene a Vancouver.
Anche qui grattacieli color acqua marina, ma a specchiarsi in essi non vi è il mare o le montagne, ma unicamente un lago.
Ho ancora una volta la possibilità di alloggiare presso una famiglia locale che conferma il grandissimo senso di ospitalità di questa nazione.
Manny, il capofamiglia ha origini italiane, mentre la moglie è messicana. Hanno tre figli e uno di loro tra un paio di mesi partirà per un'avventura intorno al mondo in barca a vela. Casualità o le correnti dell'universo?
Gli do qualche dritta imparata sulla strada, lo guardo e so che se ci terremo in contatto. I suoi occhi tra poco inizieranno a brillare di luce propria, di quella luce che solo il mondo e le sue scoperte quotidiane sanno offrire.
Toronto non è una città che mi abbia entusiasmato più di tanto, ma forse perché ormai la mia mente era settata sull'America, sugli Stati Uniti.
Non è facile godersi una città quando dopo neanche 48 ore sarei arrivato a New York.
I pensieri corrono alla grande mela, e così anticipo di un giorno la mia partenza. Sulla strada un importante appuntamento.
Ancora una volta ho di fronte uno dei miei sogni da bambino. Ancora una volta, in questo lungo viaggio, riesco a collezionare sogni realizzati: le cascate del Niagara. Un luogo semplicemente pazzesco dove la furia e l'impeto dell'acqua ha creato uno spettacolo naturale mozzafiato.
Il rumore è assordante, inizio a percepirlo già ad un paio di chilometri di distanza. Due i grandi scalini del fiume Niagara, uno proprio in parte al ponte che segna il confine con gli Stati Uniti. L'altro un vero e proprio arco che mi lascia senza parole. 52 metri di altezza e pare oltre 168.000 metri cubi d'acqua al minuto. Niagara in lingua nativa, Onguiaahra, significa proprio acque tonanti.
La natura segna il passo per un'altra frontiera attraversata via terra. Non la più importante, ma sicuramente la più suggestiva.
Il Canada mi ha regalato emozioni forti a livello umano e paesaggistico.
Ora la mia avventura giunge ad un importante traguardo: la grande mela, New York City.
Un altro grande sogno da realizzare, un'altra grande avventura alle porte.
Rock'n'roll.