Alto del perdono

Il cammino francese è iniziato e il mio pellegrinaggio verso Santiago de Compostela radicalmente cambiato. Non è più un viaggio solitario, ora con me ci sono altri pellegrini sulla strada. Pochi a dir la verità perché ora è la stagione con meno affluenza sul cammino, saremo circa una ventina a muoverci a mo’ di carovana.

Le tappe inizialmente sono state molto più brevi rispetto a quanto ero abituato nei 1400 km precedenti: 20, 25 km al massimo almeno fino a Logroño. Se le mie giornate prima erano scandite dal solo camminare ora mi ritrovo a camminare fino all’ora di pranzo e poi si ha tempo per visitare la città o il borgo in cui ci si trova.

El italiano que no habla

Nel gruppo partito con me a Roncesvalle ormai sono conosciuto come l’italiano che non parla, quindi una sorta di leggenda vivente nel senso che tanta gente non credeva potesse essere vero. Io che invece avrei voluto passare il più inosservato possibile. È difficile gestire il silenzio sui sentieri perché risulta scomodo scrivere mentre si cammina così durante la giornata cerco di camminare solo mentre faccio conoscenza negli albergue oppure durante le pause. Tutti ti salutano con un “Buenos dias, buen camino!” e allora io mi sono scritto sul palmo della mano da una parte il saluto e dall’altra l’augurio perché mi sembrava davvero brutto e maleducato non rispondere. Solo che ovviamente ciò non ha fatto altro che aumentare la curiosità intorno a me.

 

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Perchè Santiago

Ciò che è più interessanti di questi giorni è conoscere le varie storie, i motivi che spingono le persone a intraprendere il cammino fino a Santiago: dalla ricerca di una chiarezza interiore, al redimere delle pene, a portare una preghiera, alla semplice, si fa per dire, sfida personale e tanto altro. Anch’io ormai mi sono chiarito sul perché stia percorrendo questa strada ed ormai ne ho la consapevolezza, mentre ascolto le storie di vita delle persone, tra le morbide colline della Navarra e i pregiati vigneti della Rioja, perdendomi tra i colori dell’autunno spagnolo e cercando il più possibile di rifuggire invece le intemperie che ultimamente sono sempre più frequenti: dalla neve a Roncesvalle, al vento gelido di Grañon, fino alla pioggia di Pamplona. È iniziato un vero e proprio nuovo viaggio, l’ennesimo in questa vita meravigliosa!

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I nuovi piani

Complice il fatto che nel gruppo ormai mi conoscono e il fatto che le giornate mi sembrano corte a camminare solo 20 km ho deciso che riprenderoò a marciare forte, torno sopra i  30 km al giorno. Non è certamente a causa del silenzio, sto bene in questa condizione, potrei restarci ancora mesi, non settimane. È la voglia comunque di tornare a casa, di raggiungere la meta e di riprendere la mia vita che ultimamente ha significato, unicamente, svegliarsi e camminare. Santiago eè nel mirino e se tutto va bene tra due settimane il mio sogno sarà realtà.