Pirenei

37 giorni di cammino, 1000 chilometri percorsi camminando in silenzio. Ho raggiunto e superato metà del mio cammino silenzioso da Bobbio fino a Santiago de Compostela. Fa sempre un certo effetto giungere a metà di un percorso, ancor di piuù se questo porta in dote anche una cifra tanto tonde come i 1000 chilometri. Proprio ora tra l'altro che il percorso inizia a snodarsi trai Pirenei, in salita, ma moralmente la strada è tutta in discesa. 

 

Percorrere 1000 chilometri vuol dire anche aver percorso un intero cammino "classico", significano 5 settimane di viaggio in cui i sentimenti e le emozioni hanno subito alti e bassi notevoli, come su un ottovolante, come quello che succede quando si è in viaggio, non in vacanza. Ci sono state settimane di euforia, per la partenza di una nuova impresa, così come una settimana brutta, appena passato il confine con la Francia quando ho addirittura pensato di mollare (leggi qui il resoconto). Il recupero, la resilienza, il rinascere dal punto piuù difficile toccato. La sofferenza come strumento di reazione. Guardare in faccia dolore e avversità per poter riconoscere il proprio nemico, sapere come ci si sente e fare in modo che non si ripeta più. 

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L'alluvione di Carcassonne

E poi... nel riprendere la forma fisica migliore, nel macinare chilometri su chilometri, nel passare dalla Provenza, alle terre di Camargue, per finire in Occitaine e rimanere bloccati: vedere la distruzione davanti agli occhi, svegliarsi al mattino e ringraziare il cielo di ritrovarsi su di un colle, anziche nella pianura sommersa dal fango e dalle acque dell'Aude che, a causa delle piogge aveva esondato come non succedeva da 130 anni innalzando il proprio livello di oltre 7 metri. 

Attendere che la furia della natura si placasse per poi riprendere il cammino, verso Carcassonne e trovare per la strada che avrei dovuto percorrere automobili distrutte, scaraventate in ogni dove, case crollate, piantagioni scomparse e vigneti disintegrati da una marea di fango. Io piccolo di fronte a tutto questo che riprendo il mio cammino, questa volta verso nord ovest, verso Lourdes prima e Saint Jean Pied de Pord dopo, dove tra una settimana inizierò quello che è il classico cammino di Santiago, passerò oltre i Pirenei, raggiungeroò la Spagna, Pamplona e poi le ultime settimane silenziose verso Santiago. IMG_2313.JPG

Il cammino francese

Sono curioso: curioso di sapere come mi sentirò su quel passo. Finora ho accelerato proprio per non incappare in un clima metereologico avverso sui Pirenei, ma arrivato là dove basta digitare due parole su google per avere il libretto d'istruzioni di ogni tappa, come mi regolerò? Accelerando verso il traguardo o dilatando il tempo nello spazio godendo di quanto raggiunto con la propria fatica e sudore?