Iceland below zero

 

Il viaggio come pura condivisione di momenti ed emozioni.

L’Islanda era la terra giusta, dove la natura ti lascia costantemente a bocca aperta per paesaggi straordinari: cascate, fiordi, geyser, vulcani.

Ma avevo un sogno che d’estate non si può realizzare poiché le tenebre manco appaiono. E di sogni io vivo.

 

Poter ammirare quelle strisce verdi danzare nel cielo.

Ho toccato con mano molto di più. Ho trovato un luogo che d’inverno appare come una terra sconosciuta, a tratti ostile. Si percepisce solo nelle giornate ghiacciate e nelle notti di venti ad oltre 140 kmh quanto la natura qui, in queste terre, sia la regina. L’uomo è un ospite e alle volte pare neppure tanto gradito. Se la natura sceglie di rivoltarsi contro c’è una sola cosa da fare in Islanda: chiudersi in casa ed ammirare la forza bruta della madre terra. Le strade sono completamente ghiacciate, si percorrono rigorosamente con mezzi a quattro ruote motrici e con le gomme chiodate. Servirebbero pure dei ramponcini per camminare in sicurezza anche nelle strade della capitale. I fiordi sono difficili da raggiungere e pericolosi da fotografare a causa del vento forte ed impietoso. Le montagne sono bianche, con piccole chiazze nere di roccia. I campi stessi sono innevati e a risaltare sul candore le folte criniere dei cavalli islandesi, più tozzi rispetto a quelli europei o americani, ma allo stesso tempo eleganti ed affascinanti.

Le cascate, che d’estate si presentano in tutta la loro forza dirompente sono ghiacciate, quasi cristallizzate e sospese nel vuoto, in attesa del sole caldo che solo a metà giornata compare sopra le linea dell’orizzonte. Quel sole, che d’estate non va mai a riposare oggi dipinge queste terre islandesi di una luce propria, tenue, che come un delicato pastello ne sfuma i contorni, delicati.

Ma è proprio quel sole, o meglio le sue tempeste a regalare lo spettacolo più grandioso che abbia mai potuto ammirare.

Di notte, la temperatura scende anche a meno 16, il vento è forte, ma il cielo è terso, le stelle brillano. E in mezzo a quelle stelle, di la dall’orizzonte ecco una piccola nuvola verde smeraldo. Gli occhi lacrimano per il freddo e si riesce appena appena a lasciarli aperti. Queste luci si muovono lente e sembrano illuminare tutto intorno. Danza. L’aurora danza e mi mostra tutta la bellezza della natura. È uno spettacolo per temerari dei ghiacci, oggi conosciuto e più alla portata di tutti ma occorre soffrire: un tale gioco di luci e tenebre non è fatto per essere goduto rilassati sul divano.

È la bellezza, quella più pura.

Un doveroso ringraziamento va a Canadian Sports & Fishing che mi ha dotato di tutto l’abbigliamento necessario per godere appieno di queste meraviglie anche a rigide temperature:

la giacca 3in1 Snow&Storm, Pantaloni 180 Soft Shell Pants, le t-shirt termiche, le calzamaglie e i bellissimi pile li trovate tutti cliccando qui.

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"A tutti è dovuto il mattino, ad alcuni la notte. A solo pochi eletti la luce dell'aurora" è una citazione di Emily Dickinson